Come combattere seborrea, dermatite seborroica, forfora

Come combattere seborrea, dermatite seborroica, forfora

Secondo pilastro: combattere dermatite seborroica e forfora se presenti

Una volta bloccato almeno in parte il Diidrotestosterone e contrastato il progredire del diradamento, il nostro percorso non è finito qui. Questo è solo il primo pilastro su cui basare le strategie anticalvizie. Lo sappiamo bene, la calvizie è un nemico subdolo che peggiora facilmente a causa di dermatite seborroica, infiammazione, Telogen effluvium, stress, stile di vita e alimentazione non corretti, tutte facce della stessa medaglia. Come raggiungere il miglior stato di benessere per i capelli? Bisogna eliminare il problema della forfora e della seborrea, se presenti potrebbero inattivare i nostri sforzi, vediamo come:

2 pilastro Contrastare dermatite seborroica, forfora e capelli grassi

In questa sezione prendiamo in considerazione il problema della dermatite, della forfora e dell’infiammazione, spesso associate tra loro e che contribuiscono ad aggravare il diradamento nei soggetti predisposti che hanno questo problema.

L’utilizzo di shampoo specifici (clicca qui), formulati con sostanze antimicotiche, antiseborroiche e anti batteriche, consentirà di contrastare anche questa affezione, cercando di eliminare un altro fattore fastidioso e negativo per la salute dei capelli

Dermatite seborroica, forfora e capelli grassi, nemici di una chioma splendente

Dermatite seborroica

La dermatite seborroica è un’affezione che si sviluppa, nei soggetti predisposti geneticamente, in concomitanza con lo stress, il clima umido, l’alcolismo e l’assunzione di cibi ricchi di grassi saturi. Contrariamente a quanto spesso si legge, però, non è che mangiando grassi questi si depositino sul cuoio capelluto rendendolo untuoso! I grassi sono precursori di ormoni  locali (eicosanoidi) che stimolano, diciamo così, l’infiammazione, la vasodilatazione o la vasocostrizione, e quindi anche il buon funzionamento della ghiandola sebacea. Più frequente nel sesso maschile, la dermatite seborroica provoca untuosità, capelli e cute grassa, a volte con forfora e piccole lesioni eritematose.

Il grasso e l’untuosità del cuoio capelluto diventano terreno fertile per la proliferazione di microrganismi a loro volta mediatori dell’infiammazione. È per questo motivo che la dermatite seborroica può peggiorare la calvizie, anche se i due fenomeni non sono per forza associati.

La dermatite seborroica si cura con degli shampoo medicati antifungini, su indicazione del dermatologo.

Forfora e capelli grassi

La seborrea e i capelli grassi si differenziano dalla vera e propria dermatite seborroica perché in questo caso non si manifesta eritema e infiammazione. I capelli e il cuoio capelluto si presentano untuosi e difficili da pettinare. Negli ultimi anni la presenza di shampoo per lavaggi frequenti con tensioattivi meno aggressivi ha permesso di affrontare e risolvere più facilmente questo problema.

La forfora consiste in una desquamazione eccessiva delle cellule della cute, con aumento del turnover riproduttivo, il che provoca un eccesso di strati cutanei con formazione delle classiche squame biancastre, le quali possono essere grasse o secche e in parte adese alla cute.

Utilizzo dello shampoo con antifungini (su consiglio del dermatologo)

•  Lo shampoo (ad esempio con ketoconazolo) va utilizzato 1-2 volte alla settimana per un mese e poi 1 volta ogni quindici giorni.

•  Lasciare in posa circa3 minuti (una sola applicazione)e risciacquare abbondantemente.

•  Alternare con shampoo per lavaggi frequenti.

Il grasso e l’untuosità del cuoio capelluto diventano terreno fertile per la proliferazione di microrganismi a loro volta mediatori dell’infiammazione. È per questo motivo che la dermatite seborroica può peggiorare la calvizie, anche se i due fenomeni non sono per forza associati.

La dermatite seborroica si cura con degli shampoo medicati antifungini, su indicazione del dermatologo.

Consigli per contrastare forfora e seborrea: continua…troverete l’intero capitolo su Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” (pag.18.-28) Tecniche nuove edizioni

Acido folico e capelli

Acido folico e capelli

Acido Folico

L’acido folico è una vitamina importante, sia per il metabolismo degli aminoacidi sia per la sintesi dei costituenti degli acidi nucleici (DNA, RNA).

Le cellule del sangue così come le mucose e ancor di più la pelle e le cellule del follicolo pilifero hanno un alto tasso di riproduzione cellulare, quindi una carenza nella produzione di acidi nucleici potrebbe rallentare questi processi. L’acido folico è inoltre importante perché coinvolto nella produzione degli aminoacidi, molecole costituenti le proteine e quindi fondamentale anche per la cheratina dei capelli.

  • È essenziale per la sintesi degli acidi nucleici
  • È coinvolto nel metabolismo proteico
  • Contribuisce a mantenere costante la divisione cellulare
  • Mantiene integri cute e capelli

Le carenze di acido folico possono verificarsi in gravidanza, a causa di alcolismo cronico o stati di denutrizione, come ad esempio durante una dieta dimagrante inadeguata e non equilibrata nei suoi principi nutritivi fondamentali. La carenza cronica di questa vitamina può provocare telogen effluvium e alterazioni della pelle. I sovradosaggi sono rari. In gravidanza è consigliato integrare acido folico per prevenire la spina bifida.

Fabbisogno Acido Folico
  200 µ g al giorno  

L’acido folico è presente nelle verdure a foglia larga, nel pollame, nei cereali, nel latte, nel lievito di birra. Come per tutte le altre vitamine sarà il nostro stile di vita e il nostro modo di mangiare che influirà sull’apporto vitaminico. Bere troppo alcool, fare uso esclusivamente di cibi raffinati o inscatolati non ci assicura la sicurezza di usufruire di questa importante vitamina.

Sostanze favorevoli   Vitamina B2, B6, A, niacina Vitamina C  Sostanze dannose   Alcool, sulfamidici, calore, estrogeni, luce solare. Sintomi da carenza   Telogen effluvium Astenia, anoressia, disturbi gastrointestinali, problemi neurologici

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Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.

E’ vietata la riproduzione  anche parziale degli articoli di questo sito e delle foto senza l’autorizzazione dell’autore e della casa editrice- tutti i diritti sono riservati Fabrizio Fantini- Prevenire e contrastare la caduta dei capelli nuova edizione-Tecniche Nuove Edizioni©

Terzo pilastro: Individuare e risolvere il Telogen effluvium ♀♂

Terzo pilastro: Individuare e risolvere il Telogen effluvium ♀♂

La calvizie comune e il telogen effluvium: due scomodi alleati

Abbiamo visto come il DHT sia “l’esecutore materiale” del messaggio genetico per la calvizie. Molti geni sono coinvolti nel determinare l’insorgere della alopecia androgenetica. Ogni individuo eredita dai genitori e dai nonni più o meno  geni predisponenti che influenzeranno l’età di esordio e la gravità della calvizie comune.

Alla nascita sarà già scritto che nella sgradita “lotteria” chi avrà più numeri estratti (geni per la calvizie) sarà in questo caso meno fortunato (maggior gravità e precoce esordio). Il sesso maschile naturalmente è in questo caso svantaggiato in quanto il messaggio genetico è legato alla presenza di androgeni e quindi il numero di geni necessari per la calvizie è minore rispetto alla donna. E’ stato dimostrato che il  tasso di testosterone nel sangue di uomini con o senza calvizie sono pressoché identici e comunque non sono necessari livelli extrafisiologici di ormoni maschili per determinare la calvizie comune.:

Purtroppo è ormai risaputo che l’uomo calvo non è più virile dell’uomo con i capelli e quindi in questo caso non vale neanche il proverbio “sfortunati al gioco, fortunati in amore”!!

Oltre che contrastare la dermatite seborroica, forfora e infiammazione è fondamentale individuare e risolvere un eventuale telogen effluvium perdita temporanea di capelli che contribuisce a peggiorare la calvizie. 

Spesso alla calvizie comune si associa il telogen effluvium. Ma che cos’è il telogen effluvium? Il telogen effluvium consiste in una caduta diffusa e copiosa di capelli nella fase di riposo (telogen). Un’anemia, l’azione di alcuni farmaci, lo stress, uno stato febbrile e alcune malattie interferiscono con l’attività mitotica delle cellule germinative della matrice. A causa di questi fattori dannosi, numerosi follicoli su tutto l’area del cuoio capelluto si “rifugiano” prematuramente nella fase di riposo (telogen) per poi cadere insieme dopo tre mesi. Il follicolo entra forzatamente nella fase di riposo superando l’insulto senza ulteriori danni…

Troverai il capitolo completo sul telogen effluvium da pagina 6 a pagina 14 di “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli”tecniche nuove edizioni:

in questo capitolo troverai anche lo screening per individuare la predisposizione genetica alla calvizie comune

Un libro sui capelli e sulla calvizie dedicato agli utenti. Una capacità; di scrittura invidiabile. Un linguaggio semplice e di estrema chiarezza Una accurata ricerca sul campo fra veri esperti e venditori di promesse. Il libro del dr. Fantini offre al lettore una bussola con cui orientarsi e dirigersi, per navigare in quel mare di incertezze che è la tricologia“.

Prof. Andrea Marliani Endocrinologo e Dermatologo

Direttore scientifico della Società Italiana di Tricologia

Prevenire e Contrastare la Caduta dei Capelli” 300 pagine a colori, Tecniche Nuove Edizioni Fabrizio Fantini

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Vitamina C e capelli

Vitamina C e capelli

Vitamina C

La vitamina C merita un discorso a parte in quanto è una delle vitamine più importanti per il nostro organismo.

L’uomo, la cavia e anche gli altri primati non sono in grado di sintetizzarla e quindi occorre introdurla con la alimentazione tutti i giorni, in quanto il suo apporto costante contribuisce a mantenerci in salute.

La vitamina C interviene in numerosi processi metabolici e enzimatici del nostro organismo, stimola il sistema immunitario permettendoci di reagire meglio agli agenti batterici e virali.

Leggi anche:

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Contribuisce alla formazione del collagene, costituente fondamentale del tessuto connettivo della pelle, delle ossa e dei denti.

E’ coinvolta nella produzione degli ormoni surrenalici (adrenalina), della carnitina, degli acidi biliari, nella liberazione delle prostaglandine, sostanze mediatrici dell’infiammazione e nel metabolismo dell’istamina, molecola responsabile di numerose reazioni allergiche. 

  La vitamina C ha anche una forte azione antiossidante per cui protegge l’organismo e anche i nostri capelli dai danni dei radicali liberi.  È in grado di contrastare la formazione di nitrosammine  sostanze responsabili di alcuni tumori. Infine permette l’assorbimento del ferro, la cui carenza è una delle cause più frequenti di telogen effluvium.

  • Blocca l’azione dei radicali liberi ossigenati quali il superossido, l’idrossile e il radicale ossigeno
  • Potenzia il sistema immunitario; si può, infatti, considerare una vitamina “antistress”
  • Ha una azione di prevenzione di alcuni tumori, in quanto blocca le nitrosammine
  • Modula la sintesi delle prostaglandine, sostanze mediatrici dell’infiammazione
  • Favorisce l’assorbimento del ferro

La vitamina C va introdotta con l’alimentazione tutti i giorni e abbondantemente, perchè si distrugge facilmente con il calore, la luce e l’ossigeno. Le fonti principali sono la frutta e la verdura e in particolare gli agrumi come le arance e i limoni.

I casi di leggere carenze di vitamina C sono più frequenti di quello che pensiamo, in quanto esistono altri fattori che contrastano la sua azione, primo fra tutti il fumo che è in grado di raddoppiare o triplicare il fabbisogno.

Anche lo stress, gli antibiotici e gli estrogeni sono nemici della vitamina C. L’aspirina invece ne provoca una maggior eliminazione. Il consiglio è quello di mangiare frutta e verdura di stagione appena comprata o di conservarla in frigo al massimo per qualche giorno. Per la cottura sarebbe meglio utilizzare il forno micronde o cuocere a vapore.

Il fabbisogno giornaliero varia tra i 50-60 ai 100 mg e supplementazioni di vitamina C anche superiori possono essere solo utili. Naturalmente non bisogna esagerare!

Fabbisogno vitamina C
  60-100 mg al giorno  

La vitamina C in eccesso (oltre i 3 gr/die) viene eliminata con le urine e se si fanno cicli di cure prolungate (sotto controllo medico) con alti dosaggi è importante calare la dose in maniera graduale se no si potrebbe incorrere a sintomi simili a quelli carenziali.

Dosi troppo elevate potrebbero causare disturbi gastrici e formazione di calcoli renali di acido urico e ossalico (non superare 10 gr/die), non esiste comunque in pratica una ipervitaminosi da vitamina C.

Sostanze favorevoli   Vitamine del gruppo B  Sostanze dannose   Fumo, estrogeni, aspirina, calore, luce, aria, antibiotici e aspirina Sintomi da carenza   Astenia, affaticamento, minor resistenza alle infezioni, emorragie nasali e gengivali, dolori ossei e muscolari

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Cimicifuga Racemosa, menopausa e capelli

Cimicifuga Racemosa, menopausa e capelli

La Cimicifuga Racemosa è stata usata fin dalla antichità dai nativi americani per regolare il flusso mestruale e rendere il parto meno doloroso

Il suo utilizzo continuò anche nei secoli successivi fino ad essere inserito nel 1926 nella farmacopea ufficiale degli Stati Uniti.

I principi attivi vengono estratti dalle radici, le preparazioni più usate sono le tinture e gli estratti secchi in capsule, granuli o compresse.

Gli studi hanno dimostrato che i preparati a base di Cimicifuga sono efficaci nel trattamento dei sintomi menopausali con scarsi effetti collaterali.

Gli estratti di Cimicifuga possono essere utili sia per contrastare i sintomi neurovegetativi come le vampate di calore, le vertigini e le palpitazioni, sia per i disturbi psichici come i disturbi del sonno, l’ irritabilità, il nervosismo e la distimia.

Per questo motivo agisce in sinergia con la melatonina e la vitamina D per riequilibrare i disturbi del del sonno, mantenere efficiente il sistema immunitario e contribuire a difendere la salute dei capelli in un periodo così delicato della propria vita

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La Cimicifuga ha anche una azione antinfiammatoria e analgesica, in grado di contrastare almeno in parte i dolori reumatici e muscolari tipici dell’artrosi

La Cimicifuga è controindicata in gravidanza e durante l’allattamento, contiene salicilati e quindi è sconsigliata per chi è allergico alla Aspirina

Si sconsiglia di associare gli estratti della pianta a farmaci o prodotti erboristici potenzialmente epatotossici.

La posologia giornaliera consigliata è di 0,6-1,0 mg/kg di peso corporeo, preferibilmente lontano dai pasti.

Fitoestrogeni sì o no? Con la Cimicifuga maggior sicurezza

In uno studio pubblicato nel 2014 da W. Wuttke e altri, gli estratti di Cimicifuga Racemosa hanno dimostrato di non legarsi ai recettori degli estrogeni, mantenendo l’efficacia sulle vampate di calore e i disturbi del climaterio.

In effetti nelle donne in postmenopausa gli estrogeni in combinazione con i progestinici hanno effetti benefici sui disturbi del climaterio e sull’osteoporosi, ma questa terapia ormonale sostitutiva (TOS) porta il rischio di un aumento dei carcinomi mammari e delle malattie cardiovascolari. 

I fitoestrogeni a basse dosi hanno effetti minimi o nulli sui disturbi del climaterio, a dosi elevate imitano gli effetti degli estrogeni. Pertanto altre sostanze di derivazione vegetale sono attualmente studiate intensamente. 

Gli estratti del rizoma di Cimicifuga racemosa non si legano ai recettori degli estrogeni e si sono dimostrati privi di effetti estrogenici sulle cellule tumorali mammarie in vitro e sulla ghiandola mammaria e sull’istologia uterina nei ratti ovariectomizzati

Il meccanismo è probabilmente di natura neurotrasmettitore-mimetica: sono stati dimostrati effetti dopaminergici, noradrenergici, serotoninergici e GABAergici, alcuni dei principi attivi sono stati identificati strutturalmente.

Wolfgang Wuttke ,  Hubertus Jarry ,  Jutta Haunschild ,  Guenter Stecher ,  Markus Schuh ,  Dana Seidlova-Wuttk . L’alternativa non estrogenica per il trattamento dei disturbi climaterici. J Steroid Biochem Mol Biol. 2014

Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.

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Zinco e Rame alleati anticalvizie

Zinco e Rame alleati anticalvizie

Zinco

Lo zinco è un inibitore della 5 alfa reduttasi e quindi contribuisce a bloccare il DHT, il “Killer” dei capelli. È presente anche nella struttura del capello ed è componente della struttura delle proteine. È coinvolto in più di 60 reazioni enzimatiche ed è fondamentale anche per la superossidodismutasi, antiossidante che contrasta l’azione dei radicali liberi.

  • Inibisce la 5 alfa reduttasi
  • È costituente della struttura delle proteine
  • È essenziale per la superossidodismutasi che disattiva l’anione superossido
  • Stimola il sistema immunitario

Leggere carenze di zinco possono considerarsi frequenti e sono causate da una dieta povera di carne, ricca di cereali e da abuso di alcool. La carne, i funghi, il tuorlo d’uovo, il cacao, il lievito di birra e i semi di zucca sono alcune delle principali fonti naturali.

Leggi anche: Vitamina D e Alopecia areata

Alcuni farmaci come i corticosteroidi e alcuni antidepressivi interferiscono con il suo assorbimento o escrezione. Una elevata quantità di zinco può ridurre l’assorbimento di rame in quanto entrambi utilizzano la stesso trasportatore proteico.

Rame

Il rame è un importante cofattore enzimatico in numerose reazioni enzimatiche. Permette  all’organismo di utilizzare il ferro per la sintesi dell’emoglobina. Permette di impiegare la tiroxina per la produzione di melanina pigmento che colora i capelli e la pelle.

È essenziale per la formazione della superossidodismutasi, molecola che contrasta l’azione dell’anione superossido, radicale libero dannoso per i capelli.

Catalizza la formazione di cistina a partire della cisteina, l’aminoacido più importante della struttura dei capelli. Interviene anche nella formazione del collagene.

  • È indispensabile per la formazione di melanina, pigmento che colora i capelli e la cute
  • Contrasta l’azione di alcuni dannosi radicali liberi
  • Permette la formazione di cistina, aminoacido costituente importante della cheratina dei capelli

Una dieta equilibrata è sufficiente per garantirsi il giusto apporto di rame, oligoelemento presente nel pesce, nei legumi, nei cereali, nella frutta secca.

Tratto da “Prevenire e Contrastare la Caduta dei Capelli” Tecniche Nuove Edizioni Scarica l’indice del libroDownload e vai infondo alla pagina per maggiori informazioni

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Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.

E’ vietata la riproduzione  anche parziale degli articoli di questo sito e delle foto senza l’autorizzazione dell’autore e della casa editrice- tutti i diritti sono riservati Fabrizio Fantini- “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” nuova edizione-Tecniche Nuove Edizioni©

Gravidanza e capelli

Gravidanza e capelli

Gravidanza, allattamento e post partum

Durante la gravidanza e soprattutto dopo il parto è possibile subire una maggior caduta di capelli, soprattutto se non ci si nutre adeguatamente e non si attuano alcune strategie di difesa. La donna in gravidanza ha bisogno di una maggior introduzione di energia e di vitamine per contribuire alla crescita del feto. L’aumento degli ormoni femminili permette ai capelli di essere ancor più sani e forti. In realtà, il fabbisogno calorico aumenta in media di circa 300 Kcal/die e bisogna prestare particolare attenzione alla qualità delle proteine, dei grassi e delle vitamine.

Per quanto riguarda le proteine, la gestante dovrà dare priorità a quelle della carne magra, povera di grassi saturi, del pesce, delle uova, del latte e dei formaggi magri. La gravidanza richiede anche supplementazioni maggiori di alcune vitamine e minerali. È richiesta una maggior quantità di vitamine del gruppo B, specialmente di vitamina B1, B2, B12 e soprattutto acido folico (fabbisogno raddoppiato). Anche il bisogno di ferro raddoppia e bisognerà aumentare l’assunzione di latte e latticini magri, poiché il feto durante la crescita ha bisogno di notevoli quantità di calcio. Una parziale carenza di queste sostanze potrà sicuramente incidere anche sulla salute dei capelli. Infatti, se di solito durante la gravidanza la maggior quantità di ormoni femminili protegge dalla perdita dei capelli e spesso li rende più belli e sani, una dieta non adeguata e scarsa di questi nutrienti può provocare un telogen effluvium. Si deve quindi consumare verdura e frutta di stagione, con priorità alle verdure con foglia larga, ed evitare i cibi grassi e l’alcool, cercando anche di bere un po’ più d’acqua

Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli”, Tecniche nuove edizioni

Prevenire e contrastare la caduta dei capelli-Descrizione e indice

Prevenire e contrastare la caduta dei capelli-Descrizione e indice

Descrizione

Questo libro, frutto di un’accurata ricerca svolta sulla base degli studi scientifici più recenti nel campo della calvizie comune, spiega come fermare la progressione del diradamento dei capelli nei casi di lieve e media gravità.

Il testo, corredato di numerose tabelle e illustrazioni, offre una panoramica sulle più efficaci strategie anticalvizie: dai farmaci attualmente disponibili agli integratori naturali, al trattamento chirurgico.

Fornisce, inoltre, un elenco dei centri dermatologici universitari e privati specializzati nelle patologie dei capelli.

  • Combattere la calvizie comune e fermare il diradamento dei capelli nei casi di gravità lieve e media
  • Contrastare forfora, seborrea, dermatite seborroica e infiammazione
  • Adottare un corretto stile di vita e un’alimentazione adeguata, in modo da mantenere in salute il nostro organismo e i nostri capelli
  • Contrastare lo stress, una delle possibili cause della caduta dei capelli
  • Capire veramente che cos’è l’autotrapianto dei capelli e scegliere un chirurgo esperto in questo campo
  • Evitare i “venditori di false promesse” che propongono cure costose prive di basi scientifiche
  • Affidarsi alle cure di medici e chirurghi esperti nella patologia dei capelli.

Prevenire e Contrastare la Caduta dei Capelli” 300 pagine a colori, Tecniche Nuove Edizioni Fabrizio Fantini

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Inoltre in questa nuova edizione:

  • dieta giornaliera e settimanale,
  • ricette,
  • ricette vegane,
  • omeopatia,
  • olii essenziali,
  • fiori di Bach,
  • Psicosomatica,
  • Yoga,
  • massaggio del cuoio capelluto,
  • laserterapia,
  • approfondimento sulla FUE,
  • nuovi farmaci e nutraceutici (fitoterapici)

Hanno partecipato attivamente a questa pubblicazione con articoli e foto i professori:

  • Andrea Marliani “calvizie femminile e carenza dell’estrone follicolare”
  • Piero Tesauro “approfondimenti” nel capitolo venditori di false promesse
  • Vincenzo Gambino “la ridefinizione della linea Frontale”
  • Marco Toscani  “La prima visita e il rapporto medico paziente”
  • La farmacologa Claudia Rossi “Psicosomatica e alopecia femminile”

Chiedi ulteriori informazioni al numero di Tecniche Nuove edizioni Tel. 02.39.090.440

Indice

Ringraziamenti

Prefazione alla nuova edizione

Introduzione

Capitolo 1 – Perché si perdono i capelli

  • 1.1 L’ormone DHT: il vero killer dei capelli
  • 1.2 Calvizie comune e telogen effluvium: due scomodi alleati
  • 1.3 Screening per l’alopecia androgenetica
  • 1.4 Forfora, dermatite seborroica e infiammazione
  • 1.5 Infiammazione e fibrosi

Capitolo 2 – Smettere di perdere i capelli: cominciamo subito

  • 2.1 I sei pilastri per contrastare la calvizie
  • 2.2 Finasteride, la pillola che arresta la caduta
  • 2.3 Finasteride topica
  • 2.4 Minoxidil, una lozione per capelli
  • 2.5 Antagonisti recettoriali, estrogeni e progesterone
  • 2.6 Cetirizina, melatonina, carnitina
  • 2.7 La calvizie femminile
  • 2.8 Psicosomatica femminile e alopecia
  • 2.9 Quaranta consigli per contrastare la calvizie

Capitolo 3 – Alimentazione, sostanze naturali e consigli per la salute dei capelli

  • 3.1 La dieta e i capelli
  • 3.2 La modulazione dei livelli ormonali dell’organismo con la dieta e la salute dei capelli
  • 3.3 La dieta anticalvizie: programma giornaliero
  • 3.4 Menu settimanale
  • 3.5 Ricette
  • 3.6 Le sostanze naturali utili per la salute dei capelli
  • 3.7 Oli essenziali
  • 3.8 Norme igieniche e consigli per la salute dei capelli

Capitolo 4 – Lo stress e i capelli

  • 4.1 Perché lo stress fa perdere i capelli
  • 4.2 Meditazione e attività fisica: i migliori alleati della salute

Capitolo 5 – Il trattamento chirurgico della calvizie: “Io non sarò più calvo!”

  • 5.1 L’autotrapianto dei capelli
  • 5.2 FUE, la nuova tecnica chirurgica

Capitolo 6 – Come evitare i “venditori di false promesse”

  • 6.1 Viaggio attraverso il mondo delle false promesse

Capitolo 7 – Per saperne di più

  • 7.1 PRP
  • 7.2 Tricopigmentazione del cuoio capelluto
  • 7.3 Il paziente nel trapianto dei capelli: aspetti psicologici
  • 7.4 Luoghi comuni da sfatare
  • 7.5 I cosmetici per nascondere il diradamento dei capelli
  • 7.6 La struttura del capello
  • 7.7 Il ciclo del capello

Appendici

  • La scala di Hamilton-Nordwoord
  • Il telogen effluvium
  • Elenco delle associazioni e dei dermatologi che si occupano di patologia dei capelli
  • Elenco delle sedi regionali della Federconsumatori
  • Aspetti medico-legali in tricologia

Glossario

Bibliografia

Prevenire e Contrastare la Caduta dei Capelli” 300 pagine a colori, Tecniche Nuove Edizioni Fabrizio Fantini

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Dettagli Libro

EditoreTecniche Nuove
Anno Pubblicazione2018
FormatoLibro – Pagine: 299 – 17x24cm
EAN139788848137270
Lo trovi in:Bellezza e benessere

Autore

Fabrizio Fantini - Foto autore

Fabrizio Fantini è docente al Master in scienze mediche e tricologiche dell’Università degli studi di Firenze. Laureato in biologia e membro della Società Italiana di Tricologia, è autore di articoli scientifici e pubblicazioni sulle patologie dei capelli. Relatore ai congressi del Sitri, scrive sulla rivista scientifica della Società Italiana di Tricologia. In collaborazione con Federconsumatori ha condotto un’indagine sui centri tricologici italiani, riuscendo a scovare i “venditori di false promesse”.

Resveratrolo e capelli

Resveratrolo e capelli

Il resveratrolo è un polifenolo molto studiato in questi ultimi decenni grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antivirali e antinvecchiamento.

Nella nostra lotta contro il diradamento dei capelli non può mancare una sostanza così ricca di proprietà benefiche per l’organismo, in grado di garantire il meraviglioso e complesso equilibrio metabolico del nostro corpo. Sappiamo bene che la prima regola per garantire la salute della pelle e dei capelli è quella di mantenere in perfetto equilibrio l’omeostasi del nostro organismo

Il resveratrolo è in grado di contrastare le dislipidemie, riducendo il colesterolo LDL e i triglicerdidi. Grazie alla sua azione “epigenetica” riduce la glicemia e in vitro ha dimostrato di contrastare la proliferazione delle cellule tumorali modulando l’apoptosi cellulare (morte programmata)

Il resveratrolo è in grado di ottimizzare il metabolismo energetico del mitocondrio, la centralina energetica delle nostre cellule di cui parleremo ampiamente più avanti.

Il Resveratrolo si trova nel vino rosso, nel cacao, nelle arachidi, nel mirtillo nelle radici del Poligonum cuspidatum. A parte quest’ultimo le quantità presenti in queste fonti alimentari sono minime (e in alcuni vini rossi non superano 2 mg/l) e sembrano non essere sufficienti per un effetto biologico, il vero problema è che il Resveratrolo è poco solubile in acqua, quindi scarsamente biodisponibile. la maggior parte degli studi sono stati effettuati in vitro, mentre le cose cambiano in vivo con dati contrastanti da soggetto a soggetto.

Eppure anni fa il così detto “paradosso francese” dimostrò che nelle popolazioni della valle dove veniva coltivato il Bordeaux la popolazione aveva un rischio minore di eventi cardiovascolari anche se consumava cibi ad alto contenuto di grassi saturi.

Sembrava che il beneficio ottenuto fosse dovuto al resveratrolo e agli altri componenti naturali che riuscivano a ad agire in sinergia tra loro. Ulteriori studi non hanno mai fatto chiarezza sulla reale efficacia del vino rosso, in ogni caso essendo una bevanda alcolica non bisogna berne più di due bicchieri al giorno.

Molti centri di ricerca hanno cercato di formulare delle preparazioni nutraceutiche a partire dal Poligonum Cuspidatum. La dispersione solida di resveratrolo supportata da particelle di idrossido di Magnesio ha dimostrato di aumentare la concentrazione totale di resveratrolo nel sangue rispetto a quei soggetti che avevano assunto la stessa quantità di resveratrolo puro. Gli studi sono stati effettuati da una equipe dell’Università di Perugia e pubblicati nel 2019 sul Journal Botechnology 2019, in Press. Il gruppo di ricerca ha dimostrato che con questa formulazione innovativa finalmente il resveratrolo estratto dal poligonum cuspidatum è attivo e riesce a espletare anche in vivo la sua azione benefica.

Il Resveratrolo ha dimostrato di inibire le prostaglandine PGD2, tra le maggior responsabili della calvizie insieme al Dht in quanto in grado di aumentare l’infiammazione a livello delle cellule staminali del Bulge, non sono comunque ancora stati effettuati studi specifici sul cuoio capelluto e sulla alopecia androgenetica

La prostaglandina PGD2 inibisce la neogenesi dei follicoli piliferi indotta da ferita tramite il recettore Gpr44. Journal of Investigative  Dermatology. Aprile 2013. Autori: Nelson AM, Loy DE, Lawson JA, Katseff AS, Fitzgerald GA, LA Garza. Dipartimento di Dermatologia, Johns Hopkins University School of Medicine, Baltimore, MD, USA.

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Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.

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I sei Pilastri per combattere la calvizie♀♂ : Punto 5  riduzione dello stress mediante attività fisica e meditazione

I sei Pilastri per combattere la calvizie♀♂ : Punto 5 riduzione dello stress mediante attività fisica e meditazione

  • Lo stress è nemico dei capelli in quanto provoca rilascio in eccesso di ormoni come l’adrenalina e il cortisolo che sono in grado di provocare telogen effluvium e stress ossidativi (formazione di radicali liberi).
  • Per combattere lo stress bisogna cercare di pianificare e organizzare il proprio tempo.
  • Partecipare a un gruppo o a una attività sociale minimo una volta al mese
  • Fare una attività fisica moderata almeno mezz’ora al giorno insieme a degli esercizi con pesi leggeri e 15 minuti di allungamenti.
  • L’alimentazione e lo stile di vita possono modificare in parte i ritmi biologici del nostro organismo. Curare quindi alimentazione e stile di vita
  • Avere un hobby o una attività gratificanti
  • Praticare una forma di rilassamento profondo almeno tre volte alla settimana
  • Non abusare di fumo, alcool, caffeina e psicofarmaci.

Su consiglio dello specialista usa sostanze adattogene per brevi periodi (Ginseng, Eleuterococco, Rhodiola)

Perché lo stress fa perdere i capelli

Nella nostra “battaglia” per contrastare la calvizie comune bisogna affrontare e cercare di risolvere lo stress fisico e psichico. Nei capitoli precedenti si è visto come il più delle volte è possibile fermare la caduta dei capelli con l’utilizzo di finasteride, lozioni agli estrogeni per il sesso femminile e di alcune sostanze naturali per entrambi. Ma bloccare il DHT non è sufficiente, bisogna occuparsi anche di eventuali dermatite seborroica ed infiammazione, utilizzando farmaci antifungini e antinfiammatori (ad esempio ketoconazolo).

Con una dieta adeguata abbiamo controllato il delicato e complesso equilibrio ormonale del nostro corpo, evitando anche alcune condizioni fisiologiche che possono favorire la perdita dei capelli. Lo stress può provocare telogen effluvium sia acuto, sia cronico, fattori che mandano all’aria l’efficacia delle nostre strategie anticalvizie e compromettono tutti i nostri sforzi. Di solito lo stress è un fattore  positivo che ci permette di affrontare le avversità in maniera efficiente e ci consente di reagire agli eventi quotidiani con equilibrio.

Mantiene vitali le nostre capacità d’apprendimento, di memoria, d’attenzione, permettendoci di risolvere i piccoli e grandi problemi della vita quotidiana. Quando però gli stimoli stressori prendono il sopravvento e l’organismo non è più in grado di reagire in maniera positiva cominciano i problemi. Lo stress diventa una condizione fisica e psicologica di malessere, di stanchezza, che ci tiene spesso in tensione e che non ci permette di vivere in maniera serena e tranquilla. Hans Seyle uno dei pionieri dello studio sullo stress, definì la risposta dell’organismo ad una condizione avversa “sindrome da stress biologico”…continua

Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli

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