Come favorire la ricrescita e la salute dei capelli Questa nuova edizione ha l’obiettivo di essere accessibile a tutti, accompagnando il lettore in un percorso anticalvizie semplice e chiaro e con tutti gli strumenti attualmente a disposizione per riuscire a salvare la propria capigliatura. Alla fine di ogni capitolo troverete dei consigli pratici per procedere […]
Integratore alimentare Mela AnnurcaLe procianidine B2 della Mela Annurca favoriscono il trofismo e il benessere dei capelli, contribuendo ad aumentare la fase di crescita del capello. Serenoa RepensLa serenoa repens ha una azione anti DHT, antinfiammatoria e in associazione con la L-carnitina promuove la fase di crescita dei capelli in vitro e in vivo. Carnitinala […]
Un manuale completo per contrastare la perdita dei capelli nel sesso femminile. Affronta la problematica da tutti i punti di vista: Dalla Psicosomatica alla medicina tradizionale. Quali esami effettuare? Quali sono i cibi consigliati e quelli da evitare? E molti altri consigli utili per la salute e la bellezza dei capelli. “Capelli sani per sempre-Donna“, […]
Mi chiamo Fabrizio Fantini e mi occupo di divulgazione scientifica e calvizie comune da circa 20 anni
Fabrizio Fantini, laureato in Biologia e divulgatore scientifico, membro della Società italiana di Tricologia, è docente al Corso di Alta Formazione in Tricologia del Sitri a Firenze
In questi anni la medicina e la chirurgia della calvizie hanno compiuto notevoli progressi e questo ci permette di fruire di nuove armi per contrastare la calvizie comune e cercare di invertire il processo di diradamento tipico di questa affezione. In questo blog saranno prese in considerazione le reali novità nel campo delle patologie dei capelli, mantenendo la stessa filosofia, con l’impegno costante di tenervi sempre aggiornati
La convinzione comune che una persona con la calvizie potesse fare ben poco per poter salvare i propri capelli ora è cambiata, e quello che avevo previsto una decina di anni fa è in parte avvenuto, lo stile di vita, l’alimentazione e la lotta contro lo stress sono diventati dei fattori fondamentali per poter rendere sempre più efficaci le nuove strategie anticalvizie che si sono sviluppate in questi ultimi anni.
In Italia sono almeno otto milioni di uomini e due milioni di donne che hanno problemi di capelli. La calvizie femminile ha poco a che fare con l’alopecia androgenetica. Le cause possono essere tante e diverse, vedremo cosa fare e quali strategie adottare in una sezione a parte. Saranno prese in considerazione le novità più interessanti e le prospettive future per poter favorire la ricrescita e la salute dei capelli
Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.
Mela Annurca Le procianidine B2 della Mela Annurca favoriscono il trofismo e il benessere dei capelli, contribuendo ad aumentare la fase di crescita del capello.
La serenoa repens ha una azione anti DHT, antinfiammatoria e in associazione con la L-carnitina promuove la fase di crescita dei capelli in vitro e in vivo.
Carnitina clicca qui la carnitina è in grado di diminuire l’infiammazione e i radicali liberi, che come sappiamo accelerano il decorso dell’alopecia androgenetica. E’ in grado di mantenere efficiente la delicata fase catagen del ciclo del capello.
Zinco clicca qui Lo zinco è un inibitore della 5 alfa reduttasi e contribuisce a bloccare il DHT (il “Killer” dei capelli). È presente anche nella struttura del capello ed è componente della struttura delle proteine.
Vitamina B6 clicca qui Potenzia l’effetto antiandrogeno dello Zinco e insieme riducono la concentrazione di DHT in circolo.
Niacina e acido Pantotenico clicca qui Vitamina B3 E B5 permettono il costante rinnovamento delle cellule del cuoio capelluto e degli annessi cutanei, migliorando la salute dei capelli
Ribes nero Il Ribes nero è un cortisonico naturale e favorisce la produzione di energia delle cellule del follicolo pilifero
Cistina e metionina Cistina e metionina, aminoacidi ricchi di zolfo, sono fondamentali per l’integrità della cheratina e conferiscono alla struttura del capello resistenza e stabilità.
Fermare la caduta dei capelli, sia nel sesso femminile che nel sesso maschile, non è una cosa semplice, ma se seguirete le mie indicazioni di massima e le strategie anticalvizie che vi descriverò sinteticamente, i risultati e le soddisfazioni non tarderanno a venire. L’obiettivo principale è quello di risolvere il problema prendendo in considerazioni tutte le alternative possibili.
Se la calvizie non è già arrivata agli ultimi stadi bisogna affidarsi a un medico esperto della patologia dei capelli che vi potrà consigliare l’assunzione di finasteride a 1 mg (clicca qui per approfondire) al giorno per contrastare la calvizie comune (nel sesso maschile). Con questo farmaco si ha un arresto della caduta in più del 90% dei casi di calvizie lieve e media. Il dermatologo dovrà consigliarvi anche il tipo di shampoo ed eventualmente anche il balsamo.
In Italia sono pochi gli specialisti che si occupano prevalentemente di patologie dei capelli, ma per fortuna grazie alla Società italiana di Tricologia(clicca qui) e al Prof. Marliani Andrea in questi ultimi decenni si è creato un gruppo di dermatologi e medici chirurghi in grado di affrontare i problemi dei capelli in tutti suoi aspetti con disponibilità e professionalità. per scegliere il tricologo del Sitri presente nella tua regione puoi cliccare qui.
Foto by Skeeze
La Finasteride topica è un po meno efficace rispetto alla formulazione in compresse, ma in alcuni casi in associazione con la serenoa repens è risultata una alternativa vincente, con il vantaggio di avere meno effetti collaterali (con ricetta medica). Non sono tante le farmacie che si occupano di preparare questo tipo di galeniche, puoi chiedere informazioni e ordinare con ricetta alla Farmacia Sant’Antonio di Torino, Farmacia di via Appia a Imola, Farmacia Cruciani a Porto Recanati, Farmacia Legnani a Milano
Esistono delle sostanze naturali in grado di contrastare l’azione dannosa del DHT con un meccanismo simile a quello della finasteride. L’utilizzo delle sostanze naturali a volte non può sostituire completamente la terapia medica ma può costituire una valida integrazione per la salute dei nostri capelli. La Serenoa Repens, la Mela annurca, il the verde, la Soia, gli omega 3 (acido linolenico), il Ginseng rosso, lo zinco e la vitamina B6 , l’olio essenziale di Rosmarino sono tra le sostanze naturali più conosciute e sicure.
Per quanto riguarda la Serenoa repens controlla sulla scatola che l’estratto di acidi grassi sia superiore all’85%
Anche la Melannurcaè un nutraceutico molto interessante per gli studi effettuati all’università Federico II sulla riduzione del colesterolo e sulla fase di crescita del capelli
Per riattivare la fase di crescita il dermatologo potrà decidere di consigliarvi l’utilizzo del minoxidil. La finasteride ha dimostrato di prolungare la fase di crescita dei capelli (anagen).
Ricordatevi che la calvizie procede in maniera diversa in ogni individuo e i risultati dei trattamenti dipendono anche dalla presenza di dermatite seborroica, infiammazione, telogen effluvium (stress). Anche lo stile di vita, l’alimentazione inadeguata e il fumo possono vanificare le strategie anticalvizie.
Da qualche anno è disponibile in commercio un test per individuare la predisposizione alla calvizie ereditaria sia nel sesso maschile che femminile.
Sappiamo bene che l’alopecia androgenetica (Clicca qui per saperne di più) ha bisogno di due fattori perché possa manifestarsi: gli ormoni androgeni e la predisposizione ereditaria. Alcuni studi hanno individuato il gene AR per i recettori degli androgeni sul cromosoma X come uno dei maggiori responsabili della calvizie precoce nel sesso maschile e coinvolto anche nella calvizie
Nella calvizie comune sono coinvolti numerosi fattori esogeni ed endogeni. La componente ereditaria è poligenica e questo giustifica la diversa espressività e le diverse forme di alopecia che si manifestano nella popolazione.
Le varianti del recettore degli androgeni possiedono una diversa capacità nella risposta degli androgeni e del DHT a livello del follicolo pilifero. Una maggior sensibilità alla recezione del DHT provoca una maggior miniaturizzazione del follicolo e una riduzione della durata di crescita del capello, con conseguente diradamento. Il test genetico individua le varianti del gene AR nel sesso maschile
Nel sesso maschile il test può essere utile per individuare un’alopecia androgenetica precoce e differenziarla da un telogen effluvium.
Nel sesso femminile il test individua il numero delle ripetizioni della sequenza CAG (citosina, adenina, guanina) nel gene per il recettore degli androgeni.
Nel sesso femminile questo test può essere utile per capire se la perdita dei capelli è dovuta a un’alopecia androgenetica o ad altri fattori come la carenza di ferro o di estrogeni.
Puoi trovare l’intero capitolo SUL TEST GENETICO nella Nuova Pubblicazione di Fabrizio Fantini:
La Serenoa Repens è forse la pianta medicinale più conosciuta e usata per contrastare l’ormone DHT in maniera naturale. La serenoa è un fitocomplesso presente in commercio, sia come specialità medicinale, che come preparato erboristico con differenze nella percentuale dei principi attivi.
Gli studi clinici sull’ipertrofia prostatica che confermano anche la buona tollerabilità sono stati effettuati con dosaggi che variavano da 160 a 320 mg (estratto secco titolato con acidi grassi e fitosteroli superiori all’85%) •Ha dimostrato di inibire la 5 alfa reduttasi di tipo 1 e 2 e quindi può essere utile per contrastare la calvizie comune.
Sottoforma di capsule la Serenoa va utilizzata a dosaggi che variano tra i 90 e i 320 mg al giorno
Per quanto riguarda l’alopecia androgenetica, gli studi specifici sulla serenoa in associazione con la carnitina sono stati effettuati dal dipartimento di dermatologia dell’Università di Amburgo e dall’ Advanced Restoration Technologies di Phoenix (USA, 2009).
Meccanismi d’azione della Serenoa Repens Inibizione 5 Alfa reduttasi Azione antiandrogena selettiva sui recettori periferici Azione antinfiammatoria Debole azione come antiestrogeno
Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli”
Altra caratteristica della Serenoa è di non modificare i valori del PSA. Sembra che non alteri il quadro ormonale sistemico, né provochi disfunzione erettile. Per quanto riguarda l’azione topica esistono varie lozioni che la annoverano tra i loro componenti.
Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.
Il diradamento dei capelli che contraddistingue la calvizie comune il più delle volte è un processo lento e graduale che può essere rallentato e a volte fermato da un insieme di strategie anticalvizie e da uno stile di vita che vi elencherò
La lotta contro la calvizie, così si potrebbe definire, è un percorso a tappe e solamente la nostra perseveranza potrà permettere di raggiungere grandi risultati. Bloccare l’ormone DHT uno dei maggiori responsabili della calvizie è fondamentale ma in alcuni casi non è sufficiente per avere il massimo del risultato possibile.
Nel sesso femminile non si perdono i capelli a causa del DHT, ma per altri fattori come la carenza di ferro, disordini anche sub-clinici alla tiroide, telogen effluvium, carenza di estrone a livello follicolare, sospensione della terapia contraccettiva, insomma anche se a volte il diradamento è simile sarà solo uno specialista a individuare la causa principale del nostro problema.
Ho scritto ” Capelli sani per sempre Donna” proprio per affrontare il problema della calvizie nel sesso femminile in tutti i suoi aspetti.
Intanto cerchiamo di individuare quei fattori che possono essere in parte modificati dal nostro stile di vita:
Esistono numerosi fattori che contribuiscono a peggiorare la calvizie e che disattivano in parte le nostre strategie anticalvizie. La dermatite seborroica, il telogen effluvium, lo stress e una alimentazione inadeguata contribuiscono infatti a cambiare il decorso della alopecia androgenetica accelerando il processo di diradamento. clicca qui per il Sesso femminile
Ricordiamo bene una cosa, se grazie ai farmaci riusciremo a bloccare la caduta dei capelli, non vuol dire comunque che il nostro aspetto sarà esteticamente soddisfacente.
Solamente curando lo stress con l’attività fisica e il rilassamento, seguendo una alimentazione ricca dei nutrienti principali ed evitando alcool, fumo e eccessi di caffeina, riusciremo a mantenere in salute la nostra pelle e quindi il nostro aspetto sarà in ogni caso sano e piacevole con o senza i capelli in testa.
I sei pilastri per combattere la calvizie
1 Fermare la caduta dei capelli e riattivare la fase di crescita: clicca qui Sesso maschile, clicca qui per il Sesso femminile
6*Autotrapianto e risoluzione chirurgica (se le strategie anticalvizie non hanno ottenuto il risultato sperato esiste l’opzione chirurgica, in questo caso sarà fondamentale scegliere un chirurgo esperto nella chirurgia della calvizie e conosciuto dalla comunità scientifica, chiedi consiglio al prof. Marco Toscani)
Mentre se volete approfondire e chiedervi quali sono i meccanismi biologici correlati con i problemi ai capelli e perchè una terapia potrà fare al caso vostro oppure no “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli”in tutte le librerie da 15 anni con la nuova versione aggiornata potrà soddisfare le vostre esigenze di conoscenza fornendo anche un’ampia bibliografia alla fine del testo (volume di 300 pagine a colori)
Troverete in libreria “Capelli sani” un rapido e dettagliato vademecum di 170 pagine per affrontare direttamente il problema della Calvizie
La melatonina è un ormone prodotto dall’epifisi o ghiandola pineale, in grado di agire sull’ipotalamo regolando il ciclo stagionale, il ritmo sonnoveglia, le risposte immunitarie.
A tutto ciò si aggiunge una spiccata capacità antiossidante e di contrasto dei radicali liberi e quindi di modulazione del processo di invecchiamento cellulare. Anche il follicolo pilifero sintetizza autonomamente melatonina per regolare il ciclo del capello e probabilmente la risposta dei recettori agli ormoni androgeni.
La melatonina agisce come antiossidante a livello delle cellule del follicolo pilifero e modula il ciclo del capello agendo anche come antagonista recettoriale, vale a dire può ridurre o aumentare a seconda della luce la sensibilità agli ormoni androgeni occupandone il loro recettore.
Si è anche visto come la concentrazione di melatonina possa aumentare in concomitanza con il rilascio di noradrenalina dovuto allo stress e si ipotizza che in alcuni casi il follicolo non riesca a produrne sufficienti quantità per contrastare gli effetti poco graditi degli stressor sistemici (Marliani 2012).
La struttura chimica della melatonina, altamente lipofila, le permette di penetrare facilmente all’interno del citoplasma cellulare e già esistono lozioni che la annoverano tra i suoi componenti.
Uno studio comparativo pubblicato nel 2012 dal Dipartimento di dermatologia di Lubecca (Germania) conferma che l’applicazione topica allo 0,0033% può essere utile per contrastare l’alopecia androgenetica, con una diminuzione della seborrea e della dermatite seborroica. Per l’assunzione orale sarebbe meglio farsi consigliare da uno specialista
Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.
Le vitamine sono delle sostanze organiche indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo e contribuiscono a mantenere integri e sani i nostri capelli. La maggior parte di esse non è sintetizzata dal nostro organismo e quindi è necessario introdurle con una alimentazione equilibrata e ricca di sostanze di origine naturale.
Se pur necessarie in piccole quantità, intervengono nei processi metabolici del nostro organismo, permettendo anche un perfetto funzionamento delle reazioni metaboliche del follicolo pilifero. Sembra un fatto insolito, ma anche nei paesi industrializzati dove non ci sono certo problemi di approvvigionamenti alimentari, si possono verificare stati di pseudo-carenze vitaminiche.
La necessità di mangiare spesso fuori casa porta a nutrirsi di pasti preriscaldati con poca presenza di frutta e verdura, il risultato è che il nostro organismo potrebbe avere delle carenze. Altro motivo frequente di carenze vitaminiche è la moda delle diete dimagranti restrittive e poco equilibrate.
Ricordiamo anche che il fumo, la caffeina, l’alcool, gli antibiotici contribuiscono a disattivare l’azione e l’assorbimento vitaminico. La carenza anche di una sola vitamina può creare problemi all’intero organismo. Per fortuna le vitamine necessarie sono presenti un po’ in tutti gli alimenti e quindi la regola generale di mangiare poco e di tutto, è ancora valida.
Fattori che possono provocare carenze vitaminiche
Fumo e inquinamento Abuso di alcool e caffè Assunzione di alcuni farmaci Stress Alcune malattie Gravidanza, allattamento Assunzione di cibo raffinato e trattato Cottura dei cibi inadeguata
Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” Fabrizio Fantini
Le vitamine si dividono in due gruppi: le vitamine liposolubili (A, E, D, K) e quelle idrosolubili (B1, B2, B3, B5, B6, B12, C, biotina, acido folico). Le vitamine liposolubili vengono immagazzinate nel tessuto adiposo e nel fegato, mentre le vitamine idrosolubili devono essere introdotte con l’alimentazione costantemente in quanto, a parte la vitamina B12, non vengono conservate a lungo nel nostro organismo.
La maggior parte delle vitamine è coinvolta nei processi metabolici del follicolo pilifero e influenzano in maniera determinante la salute e l’integrità dei nostri capelli.
Molto spesso nei casi di ipovitaminosi o ipervitaminosi uno dei segnali principali di squilibrio vitaminico sono le alterazioni della pelle e della formazione dei capelli, altra prova evidente di come queste sostanze siano fondamentali per mantenere sani i nostri capelli.
Prenderemo in considerazione le vitamine e gli oligoelementi più importanti per il metabolismo e l’integrità del follicolo pilifero.
Se non volete approfondire troppo, ma essere sicuri di avere la giusta quantità di vitamine nella vostra dieta potete subito passare alla tabella dell’ultima pagina dove sono elencati alcuni consigli per evitare le carenze e dove sono indicati alcuni dei cibi con più vitamine e sostanze antiossidanti.
Come garantirsi il giusto apporto vitaminico e evitare le carenze
Per poter essere sicuri di avere il giusto apporto vitaminico ecco alcuni consigli:
Consumare almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura
Scegliere frutta e verdure fresche e di stagione
Cuocere a bassa temperatura o a vapore, oppure con forno a microonde
Utilizzare l’acqua di cottura come zuppa di condimento, ricca di vitamine idrosolubili
Preferire cibi freschi piuttosto che conservati
I cibi surgelati mantengono più sostanze vitaminiche rispetto a quelli conservati
Non abusare di alcool, evitare i superalcolici. Si possono bere al massimo due bicchieri al giorno di un buon vino rosso
Evitare di fumare
Consumare al massimo due tazzine di caffè al giorno
Non consumare solo cibi raffinati e trattati o inscatolati e privi nella maggior parte dei casi di vitamine
Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.
Lo zinco è un inibitore della 5 alfa reduttasi e quindi contribuisce a bloccare il DHT, il “Killer” dei capelli. È presente anche nella struttura del capello ed è componente della struttura delle proteine. È coinvolto in più di 60 reazioni enzimatiche ed è fondamentale anche per la superossidodismutasi, antiossidante che contrasta l’azione dei radicali liberi.
Inibisce la 5 alfa reduttasi
È costituente della struttura delle proteine
È essenziale per la superossidodismutasi che disattiva l’anione superossido
Stimola il sistema immunitario
Leggere carenze di zinco possono considerarsi frequenti e sono causate da una dieta povera di carne, ricca di cereali e da abuso di alcool. La carne, i funghi, il tuorlo d’uovo, il cacao, il lievito di birra e i semi di zucca sono alcune delle principali fonti naturali.
Alcuni farmaci come i corticosteroidi e alcuni antidepressivi interferiscono con il suo assorbimento o escrezione. Una elevata quantità di zinco può ridurre l’assorbimento di rame in quanto entrambi utilizzano la stesso trasportatore proteico.
Rame
Il rame è un importante cofattore enzimatico in numerose reazioni enzimatiche. Permette all’organismo di utilizzare il ferro per la sintesi dell’emoglobina. Permette di impiegare la tiroxina per la produzione di melanina pigmento che colora i capelli e la pelle.
È essenziale per la formazione della superossidodismutasi, molecola che contrasta l’azione dell’anione superossido, radicale libero dannoso per i capelli.
Catalizza la formazione di cistina a partire della cisteina, l’aminoacido più importante della struttura dei capelli. Interviene anche nella formazione del collagene.
È indispensabile per la formazione di melanina, pigmento che colora i capelli e la cute
Contrasta l’azione di alcuni dannosi radicali liberi
Permette la formazione di cistina, aminoacido costituente importante della cheratina dei capelli
Una dieta equilibrata è sufficiente per garantirsi il giusto apporto di rame, oligoelemento presente nel pesce, nei legumi, nei cereali, nella frutta secca.
Sono rare le carenze, mentre un eccesso potrebbe provocare una carenza di zinco.
Tratto da “Prevenire e Contrastare la Caduta dei Capelli” Tecniche Nuove Edizioni Scarica l’indice del libroDownload e vai infondo alla pagina per maggiori informazioni
Argomenti in evidenza
Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.
“La Policistosi ovarica“: una Sindrome Endocrino-Metabolica a cui dare del LEI
A cura del dottor Maurizio Bevini, ginecologo
La Sindrome dell’Ovaio policistico è un “ DISORDINE ENDOCRINO-METABOLICO che interessa circa il 10% delle donne in età riproduttiva. Il 30% delle giovani donne con PCOS ha problemi di acne e perdita di capelli. Il quadro clinico della PCOS, acronimo della Sindrome dell’Ovaio policistico, è fondamentalmente caratterizzato di una combinazione mista di:
Oligoanovulatorietà
Iperandrogenismo clinico e/o Biochimico
aspetto ecografico policistico delle Ovaie. Il 40-70% delle donne affette da PCOS presentano anche Obesità Androide e dislipidemia
Insulino resistenza e iperinsulinemia compensatoria (nel 70% dei casi)
OVAIO PCOS: INCREMENTO DELL’AREA STROMALE DI OLTRE 1/3 copyright M.Bevini
L’iperandrogenismo è una delle più comuni alterazioni della funzione endocrina nella donna. Spesso si ha irsutismo, perdita di capelli, acne e seborrea della cute e dei capelli. A questa condizione si associano spesso i classici disturbi del ciclo mestruale, quali anovulazione, oligoamenorrea, e a volte purtroppo metroraggie La virilizzazione vera e propria è un fenomeno più raro e associato alle patologie delle ghiandole surrenali
In questo quadro clinico la sindrome dell’ovaio policistico non va trascurata e può essere considerata la maggior responsabile dell’iperandrogenismo sub-clinico.
Apprendere bene le regole principali per lavare i capelli è fondamentale per poterli preservare e mantenerli lucidi e in salute. Una volta si diceva che non era utile lavare spesso i capelli, perché il lavaggio avrebbe provocato una maggior caduta.
Oggi giorno con gli shampoo poco aggressivi e dolci si è risolto bene il problema e potremo lavare i capelli quando ce ne sarà bisogno, senza esagerare e senza lavarli quando non è il caso.
In effetti, lavare spesso i capelli sarà molto utile soprattutto per chi soffre di seborrea e di dermatite seborroica, perché permette di rimuovere il sebo e la Malassezia, il microrganismo che contribuisce a far peggiorare la dermatite e l’infiammazione. Per chi soffre di questo disturbo, sarà importante alternare shampoo per lavaggi frequenti a shampoo contenenti antifungini come il ketoconazolo e il crotimazolo. Chi ha i capelli secchi userà uno shampoo con sostanze emollienti, per poi utilizzare un balsamo di qualità.
Il lavaggio
Le regole principali per lavare bene i capelli sono poche ma molto importanti. Una volta scelto lo shampoo adatto al caso e bagnati i capelli con acqua tiepida, si prende un poco di prodotto sul palmo della mano e si lavano i capelli con delicatezza e senza sfregare la cute, lasciando poi agire per 2-3 minuti. Si risciacqua quindi abbondantemente con acqua fredda. Va effettuata una sola applicazione. Chi ha i capelli secchi applicherà un balsamo di qualità, con sostanze emollienti e nutrienti.
Bisogna asciugare i capelli con un phon ad aria non troppo calda e a una distanza di 30 cm. In estate i capelli si possono asciugare con un asciugamano morbido, sempre pulito, e senza sfregare con forza. Si può pettinare delicatamente con un pettine personale non utilizzato da altri e pulito con acqua e sapone. L’applicazione della lozione va effettuata la sera prima.
Lavaggio dei capelli
• Bagnare i capelli con acqua tiepida o fredda
• Dopo aver ben inumidito i capelli, diluire un po’ di shampoo nel palmo della mano e distribuire delicatamente
• Pulire i capelli delicatamente, evitando di graffiare o strofinare troppo energicamente
• Risciacquare abbondantemente con acqua tiepida, assicurandosi di eliminare i residui di schiuma
• Asciugare con phon a una distanza di almeno 30 cm
• Non strofinare troppo energicamente con l’asciugamano
• Non mescolare due shampoo diversi
• L’ultimo risciacquo va fatto con acqua fredda
tensioattivi
I due fattori più importanti per scegliere lo shampoo adatto alle nostre esigenze sono la qualità dei tensioattivi presenti nella sua composizione, cioè la base lavante, e il conseguente buon risultato cosmetico che ci dovremmo aspettare dopo il lavaggio.
Le basi lavanti usate più frequentemente dai produttori di shampoo sono i discussi Sodium Lauryl Sulfate(SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES). L’utilizzo di questi due tensioattivi è dovuto alla loro capacità di fare molta schiuma e di costare poco. SLS e SLES sono due schiumogeni che a dosaggi elevati possono essere aggressivi e irritanti. Se usati in maniera eccessiva, infatti, sgrassano troppo il cuoio capelluto, indebolendone le difese na- turali e in alcuni casi provocando dermatite da contatto e irritazione.
I produttori non sono tenuti a specificare la percentuale del tensioattivo presente nella composizione, ma occorre sapere che la prima base lavante indicata nell’etichetta è quella con la maggior concentrazione. Scegliere lo shampoo migliore ci farà spendere forse qualche euro in più, ma ci garantirà la salute di pelle e capelli. Purtroppo, bisogna anche sottolineare che il prezzo elevato di uno shampoo non ne garantisce la qualità e basta leggere l’etichetta per farsi un’idea.
Una volta scelto lo shampoo, dopo i primi lavaggi i capelli dovrebbero diventare più morbidi e lucenti, con un aspetto cosmetico finale migliore. Bisogna diffidare di chi promette risulta- ti miracolosi sulla ricrescita dei capelli solo con l’utilizzo di uno shampoo. Comunque, se lo shampoo è di buona qualità di solito sono aggiunte sostanze che possono aiutare la salute del capello e mantenerlo in salute.
Se dopo i primi lavaggi i risultati non saranno soddisfacenti, l’unica strategia è quella di provare altri prodotti finché non troveremo quello più adatto. Alcuni produttori, per non indicare nella composizione i due tensioattivi scadenti, usano dei sinonimi o cambiano la struttura della molecola del tensioattivo, mante- nendo però il radicale solfato, quindi le proprietà irritanti dello shampoo non diminuiscono.
Bisognerebbe preferire quei produttori che indicano ben visibile sull’etichetta che il prodotto è privo di achilsolfati (SLS, SLES ecc.), parabeni e PEG, anche perché di solito per leggere la composizione bisogna fornirsi di una lente d’ingrandimento!