Lo zinco è un inibitore della 5 alfa reduttasi e quindi contribuisce a bloccare il DHT, il “Killer” dei capelli. È presente anche nella struttura del capello ed è componente della struttura delle proteine. È coinvolto in più di 60 reazioni enzimatiche ed è fondamentale anche per la superossidodismutasi, antiossidante che contrasta l’azione dei radicali liberi.
Inibisce la 5 alfa reduttasi
È costituente della struttura delle proteine
È essenziale per la superossidodismutasi che disattiva l’anione superossido
Stimola il sistema immunitario
Leggere carenze di zinco possono considerarsi frequenti e sono causate da una dieta povera di carne, ricca di cereali e da abuso di alcool. La carne, i funghi, il tuorlo d’uovo, il cacao, il lievito di birra e i semi di zucca sono alcune delle principali fonti naturali.
Alcuni farmaci come i corticosteroidi e alcuni antidepressivi interferiscono con il suo assorbimento o escrezione. Una elevata quantità di zinco può ridurre l’assorbimento di rame in quanto entrambi utilizzano la stesso trasportatore proteico.
Rame
Il rame è un importante cofattore enzimatico in numerose reazioni enzimatiche. Permette all’organismo di utilizzare il ferro per la sintesi dell’emoglobina. Permette di impiegare la tiroxina per la produzione di melanina pigmento che colora i capelli e la pelle.
È essenziale per la formazione della superossidodismutasi, molecola che contrasta l’azione dell’anione superossido, radicale libero dannoso per i capelli.
Catalizza la formazione di cistina a partire della cisteina, l’aminoacido più importante della struttura dei capelli. Interviene anche nella formazione del collagene.
È indispensabile per la formazione di melanina, pigmento che colora i capelli e la cute
Contrasta l’azione di alcuni dannosi radicali liberi
Permette la formazione di cistina, aminoacido costituente importante della cheratina dei capelli
Una dieta equilibrata è sufficiente per garantirsi il giusto apporto di rame, oligoelemento presente nel pesce, nei legumi, nei cereali, nella frutta secca.
Tratto da “Prevenire e Contrastare la Caduta dei Capelli” Tecniche Nuove Edizioni Scarica l’indice del libroDownload e vai infondo alla pagina per maggiori informazioni
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Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.
Gli oli essenziali si estraggono dalla distillazione o spremitura di alcune piante medicinali che permettono un’alta concentrazione dei principi attivi. La caratteristica principale degli oli essenziali è che sono unici e non riproducibili in laboratorio, in quanto le piante devono essere raccolte in determinati periodi dell’anno e l’azione specifica della specie botanica dipende quindi dal suo “momento balsamico”.
Oltretutto, gli oli essenziali sono costituiti da più principi attivi con un’azione fitoterapica sinergica. L’azione degli oli essenziali è duplice: farmacologica e “psicologica”, perché stimola i centri dell’olfatto del nostro cervello. Utilizzando più oli essenziali insieme l’azione terapeutica e di beneficio si potenzia.
L’azione degli oli essenziali può essere antibatterica, antifungina, cicatrizzante, antinfiammatoria, analgesica nelle forme di tricodinia e di stimolazione del microcircolo emolinfatico
“Un libro sui capelli e sulla calvizie dedicato agli utenti. Una capacità; di scrittura invidiabile. Un linguaggio semplice e di estrema chiarezza Una accurata ricerca sul campo fra veri esperti e venditori di promesse. Il libro del dr. Fantini offre al lettore una bussola con cui orientarsi e dirigersi, per navigare in quel mare di incertezze che è la tricologia“. Prof. Andrea Marliani Endocrinologo e Dermatologo Direttore scientifico della Società Italiana di Tricologia “Prevenire e Contrastare la Caduta dei Capelli” 300 pagine a colori, Tecniche Nuove Edizioni Fabrizio Fantini Scarica l’indice del libro Download Acquista direttamente con lo sconto
Il dottor Andrea Cardini, socio della Società Italiana di Tricologia, medico ed esperto di aromaterapia, studia da anni gli effetti benefici degli olii essenziali sulle alopecie e sulle ipotrichie.
La dermatite seborroica è un’affezione che si sviluppa, nei soggetti predisposti geneticamente, in concomitanza con lo stress, il clima umido, l’alcolismo e l’assunzione di cibi ricchi di grassi saturi. Contrariamente a quanto spesso si legge, però, non è che mangiando grassi questi si depositino sul cuoio capelluto rendendolo untuoso! I grassi sono precursori di ormoni locali che stimolano, diciamo così, l’infiammazione, la vasodilatazione o la vasocostrizione, e quindi anche il buon funzionamento della ghiandola sebacea. Più frequente nel sesso maschile, la dermatite seborroica provoca untuosità, capelli e cute grassa, a volte con forfora e piccole lesioni eritematose.
Il grasso e l’untuosità del cuoio capelluto diventano terreno fertile per la proliferazione di microrganismi a loro volta mediatori dell’infiammazione. È per questo motivo che la dermatite seborroica può peggiorare la calvizie, anche se i due fenomeni non sono per forza associati.
La dermatite seborroica si cura con degli shampoo medicati antifungini, su indicazione del dermatologo.
Forfora e capelli grassi
La seborrea e i capelli grassi si differenziano dalla vera e propria dermatite seborroica perché in questo caso non si manifesta eritema e infiammazione. I capelli e il cuoio capelluto si presentano untuosi e difficili da pettinare. Negli ultimi anni la presenza di shampoo per lavaggi frequenti con tensioattivi meno aggressivi ha permesso di affrontare e risolvere più facilmente questo problema.
La forfora consiste in una desquamazione eccessiva delle cellule della cute, con aumento del turnover riproduttivo, il che provoca un eccesso di strati cutanei con formazione delle classiche squame biancastre, le quali possono essere grasse o secche e in parte adese alla cute.
La desquamazione della cute può essere provocata dalla dermatite seborroica, da shampoo troppo aggressivi, dallo stress eccessivo, dall’applicazione non corretta di tinture o dal cloro delle piscine. Anche in questo caso l’utilizzo di shampoo antifungini, abbinato a shampoo per lavaggi frequenti, potrà essere una strategia vincente.
Consigli per contrastare forfora e seborrea
Lavare spesso i capelli con shampoo per lavaggi frequenti alternati eventualmente a shampoo medicati antiseborroici (una sola applicazione).
Per la forfora secca può essere anche utile utilizzare shampoo con sostanze idratanti ed emollienti.
Evitare l’utilizzo di shampoo troppo aggressivi, cosmetici inadeguati, sostanze inquinanti ed esposizioni eccessive ai raggi ultravioletti.
Non asciugare i capelli con aria troppo calda.
Non abusare di alcol.
Evitare un’alimentazione troppo ricca di grassi e fritti, cioccolato e nocciole.
Consumare maggiori quantità di pesce “grasso” (sgombro, tonno, merluzzo ecc.) ricco di omega 3.
Bere tè verde.
Consumare molta frutta e verdura di stagione.
Controllare lo stress con meditazione e attività fisica.
Evitare l’uso eccessivo di gel e gommine
Tratto da: Fabrizio Fantini, Prevenire e contrastare la caduta dei capelli
Una volta bloccato almeno in parte il Diidrotestosterone e contrastato il progredire del diradamento, il nostro percorso non è finito qui. Questo è solo il primo pilastro su cui basare le strategie anticalvizie. Lo sappiamo bene, la calvizie è un nemico subdolo che peggiora facilmente a causa di dermatite seborroica, infiammazione, Telogen effluvium, stress, stile di vita e alimentazione non corretti, tutte facce della stessa medaglia. Come raggiungere il miglior stato di benessere per i capelli? Bisogna eliminare il problema della forfora e della seborrea, se presenti potrebbero inattivare i nostri sforzi, vediamo come:
2 pilastro Contrastare dermatite seborroica, forfora e capelli grassi
In questa sezione prendiamo in considerazione il problema della dermatite, della forfora e dell’infiammazione, spesso associate tra loro e che contribuiscono ad aggravare il diradamento nei soggetti predisposti che hanno questo problema.
L’utilizzo di shampoo specifici (clicca qui), formulati con sostanze antimicotiche, antiseborroiche e anti batteriche, consentirà di contrastare anche questa affezione, cercando di eliminare un altro fattore fastidioso e negativo per la salute dei capelli
Dermatite seborroica, forfora e capelli grassi, nemici di una chioma splendente
Dermatite seborroica
La dermatite seborroica è un’affezione che si sviluppa, nei soggetti predisposti geneticamente, in concomitanza con lo stress, il clima umido, l’alcolismo e l’assunzione di cibi ricchi di grassi saturi. Contrariamente a quanto spesso si legge, però, non è che mangiando grassi questi si depositino sul cuoio capelluto rendendolo untuoso! I grassi sono precursori di ormoni locali (eicosanoidi) che stimolano, diciamo così, l’infiammazione, la vasodilatazione o la vasocostrizione, e quindi anche il buon funzionamento della ghiandola sebacea. Più frequente nel sesso maschile, la dermatite seborroica provoca untuosità, capelli e cute grassa, a volte con forfora e piccole lesioni eritematose.
Il grasso e l’untuosità del cuoio capelluto diventano terreno fertile per la proliferazione di microrganismi a loro volta mediatori dell’infiammazione. È per questo motivo che la dermatite seborroica può peggiorare la calvizie, anche se i due fenomeni non sono per forza associati.
La dermatite seborroica si cura con degli shampoo medicati antifungini, su indicazione del dermatologo.
Forfora e capelli grassi
La seborrea e i capelli grassi si differenziano dalla vera e propria dermatite seborroica perché in questo caso non si manifesta eritema e infiammazione. I capelli e il cuoio capelluto si presentano untuosi e difficili da pettinare. Negli ultimi anni la presenza di shampoo per lavaggi frequenti con tensioattivi meno aggressivi ha permesso di affrontare e risolvere più facilmente questo problema.
La forfora consiste in una desquamazione eccessiva delle cellule della cute, con aumento del turnover riproduttivo, il che provoca un eccesso di strati cutanei con formazione delle classiche squame biancastre, le quali possono essere grasse o secche e in parte adese alla cute.
Utilizzo dello shampoo con antifungini (su consiglio del dermatologo)
• Lo shampoo (ad esempio con ketoconazolo) va utilizzato 1-2 volte alla settimana per un mese e poi 1 volta ogni quindici giorni.
• Lasciare in posa circa3 minuti (una sola applicazione)e risciacquare abbondantemente.
• Alternare con shampoo per lavaggi frequenti.
Il grasso e l’untuosità del cuoio capelluto diventano terreno fertile per la proliferazione di microrganismi a loro volta mediatori dell’infiammazione. È per questo motivo che la dermatite seborroica può peggiorare la calvizie, anche se i due fenomeni non sono per forza associati.
6*Autotrapianto e risoluzione chirurgica (se le strategie anticalvizie non hanno ottenuto il risultato sperato esiste l’opzione chirurgica, in questo caso sarà fondamentale scegliere un chirurgo esperto nella chirurgia della calvizie e conosciuto dalla comunità scientifica, chiedi consiglio al prof. Marco Toscani)
L’idroterapia, ha lo scopo di stimolare la vitalità dell’individuo mediante l’azione sui sistemi nervoso, circolatorio e immunitario.
L’utilizzo di getti d’acqua calda e freddi alternati permette all’organismo di rafforzare le difese immunitarie e fortificare l’organismo. Sebastian Kneipp (1821-1897), uno dei padri fondatori della idroterapia iniziò a studiare i principi della idroterapia mediante immersioni in acqua fredda alternati a bagni di acqua calda.
La vasocostrizione e la vasodilatazione dovute a questa alternanza, stimolano la circolazione sanguinea e il benessere psicofisico, temprando l’organismo e rendendolo più forte.
L’acqua stimola le funzioni base del nostro organismo: Respirazione Circolazione Regolazione termica Digestione e metabolismo
L’idroterapia Produce effetti diversi su vari sistemi dell’organismo a seconda della temperatura dell’acqua. Questi effetti sono scientificamente basati sull’evidenza, mancano però evidenze per il meccanismo su come l’idroterapia migliora queste malattie, e sono necessari ulteriori studi per trovare i meccanismi biologici.
La modulazione della produzione di ormoni è stata scientificamente dimostrata per il cortisolo e l’adrenalina. Immunologicamente, l’idroterapia aumenta le concentrazioni sieriche di macroglobulina alfa-2, anticorpi IgM e fattore C3 del complemento Inoltre, usando l’alternanza di raffreddamenti e calore di ritorno, sono stati riscontrati effetti positivi sull’immunoregolazione, nel senso di un aumento della resistenza e attivazione facilitata delle reazioni immunitarie cellmediate (Th1), misurate dalle citochine di mediazione IFN-gamma e IL 2
L’idroterapia con stimolazione di acqua calda e fredda per l’osteoartrosi dell’articolazione dell’anca o del ginocchio ha mostrato un miglioramento della mobilità articolare limitata, insieme a una significativa riduzione del dolore e aumento della qualità della vita per un periodo fino a tre mesi In conclusione La letteratura disponibile suggerisce che l’idroterapia è stata ampiamente utilizzata per migliorare le difese dell’organismo e per gestire al meglio il dolore, CHF, MI, malattie polmonari ostruttive croniche, asma, PD, AS, RA, OAK, FMS, affaticamento, ansia , obesità, ipercolesterolemia, ipertermia, travaglio, ecc.
Pelle e cuoio capelluto Per quanto riguarda la pelle e il cuoio le affezioni cutanee, l’idroterapia può essere utile aumentando l’irrorazione sanguinea e il microcircolo, mantenendo sani la cute e il cuoio capelluto. In particolare per prevenire la caduta dei capelli nella zona del vertice sarebbe importante usare un’erogazione di acqua tiepido-calda e fredda proprio in questa zona. Sopra la testa, nella zona del vertice (Galea capitis), siamo privi di muscolatura e quindi più soggetti a un irrigidimento della cute, con accumulo di scorie e del famigerato diidrotestosterone (il Killer dei capelli). La perdita di elasticità provoca una riduzione della irrorazione sanguinea con conseguente regressione della struttura pilosebacea e del microcircolo provocando una progressiva calvizie al vertice (chierica)
Bibliografia
Martin Schencking,1,2 Adriane Otto,2 Tobias Deutsch,and Hagen Sandholzer2 2009 Aug 19. “A comparison of Kneipp hydrotherapy with conventional physiotherapy in the treatment of osteoarthritis of the hip or knee: protocol of a prospective randomised controlled clinical trial”
A Mooventhan and L Nivethitha1 “Scientific Evidence-Based Effects of Hydrotherapy on Various Systems of the Bod” N Am J Med Sci. 2014 May; 6
Li LC, Wang M, Ning XC. Study on preventing alopecia caused by chemotherapy with cold pillow compresses. Chin J Nurs. 1995;
“Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” Tecniche Nuove edizioni, in tutte le librerie