Tricopigmentazione artistica

Tricopigmentazione artistica

La tricopigmentazione del cuoio capelluto è una metodica che permette di “tatuare” le aree più rade della testa. La percezione è quella di avere più capelli in testa, le zone rade non si vedono più! L’operatore deve essere altamente esperto in questa procedura, altrimenti il risultato finale potrebbe essere insoddisfacente. Gli aghi sono diversi da quelli del tatuaggio classico e sono progettati appositamente per garantire un risultato naturale e soddisfacente. Il trattamento è riassorbibile entro due anni. È possibile che in alcuni soggetti l’effetto tenda a scemare leggermente dopo 6-8 mesi e l’operatore deve essere pronto a fare un richiamo della procedura.

Per gentile concessione di Elisabetta Belfiore

Questo tipo di metodica sta avendo un grande successo, perché può considerarsi la più valida alternativa alle altre metodiche di camouflage ed è anche molto apprezzata dopo un autotrapianto di capelli, sempre se effettuata da operatori qualificati e non improvvisati. E’ molto utile per coprire sia le cicatrici sia le zone più rade dopo un intervento di autotrapianto.

Elisabetta Belfiore è una delle maggiori esperte di tricopigmentazione medicale ed estetica a livello internazionale e abbiamo la fortuna che svolge la sua attività anche in Italia. Puoi farti un’idea vedendo in diretta i lavori della Belfiore durante la trasmissione Detto Fatto su Rai 2 Clicca qui video Rai oppure consulta il sito web

Si ringrazia Elisabetta Belfiore per le foto




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Autotrapianto di capelli: Esperienza diretta in sala operatoria

Autotrapianto di capelli: Esperienza diretta in sala operatoria

Mi presento nell’ambulatorio del dott. Balsamo alle ore 12,30, a intervento già iniziato (inizio operazione 11,40). Dopo avermi fornito di camice bianco, mascherina e dotato anche di guanti di lattice, il professore mi spiega che ha appena terminato la fase di suturazione della ferita nella zona del prelievo (una losanga di cute circa 12-14 cm per 1 cm).

Il paziente ha un bendaggio nella zona nucale per proteggere i punti di sutura. Sono passati pochi minuti dal prelievo e la prima cosa che attira la mia attenzione è che il paziente non è per niente agitato né dolorante, anzi mi saluta cordialmente seduto sulla poltrona chirurgica dove continuerà l’intervento.

Prima dell’intervento

Dopo un anno dall’ Intervento

Per gentile concessione del prof. Balsamo

In seguito il dottore e le infermiere cominciano a dividere la losanga di pelle appena prelevata, fino a frazionarla in micro e minigraft.

Il lavoro richiede tempo e molta precisione, oltre che una perfetta conoscenza della tecnica di divisione della losanga. Verso le 13,10 il chirurgo prepara la zona ricevente iniettando un anestetico, la xilocaina, lungo la linea frontale. L’anestesia dura circa un minuto e mezzo; le iniezioni vengono effettuate distanziate di circa 5 cm, in modo da effettuare meno fori possibili (circa 7-8). Questa è forse la fase più fastidiosa e dolorosa per il paziente, che però dopo pochi secondi dalla fine delle iniezioni torna completamente tranquillo e rilassato.

Per non far sanguinare eccessivamente la cute, il dottore inietta la xilocaina in associazione con adrenalina, che determina una vasocostrizione della zona ricevente. Poi il chirurgo prosegue praticando microincisioni nella cute, che serviranno per accogliere i follicoli prelevati precedentemente.

Il dottore mi spiega come sia importante l’angolo d’incisione del bisturi, per rispettare il più possibile l’inclinazione naturale dei capelli e avere così il miglior risultato estetico possibile. Le incisioni vengono effettuate a distanza di pochi mm l’una dall’altra, partendo dall’attaccatura fino alla parte sopra la testa. Il paziente non sente dolore e per gran parte dell’operazione dorme un sonno tranquillo!

La fase d’incisione dura circa un’ora ed è fondamentale per la buona riuscita finale. Si intuisce quanto il prof. Balsamo ci tenga al paziente nel realizzare un buon intervento.

Comincio a capire come questo tipo di operazione richieda una miscela di competenza, concentrazione, precisione certosina ed esperienza. Ogni “foro” viene effettuato singolarmente e a distanze regolari; la maggior attenzione viene riservata all’attaccatura della fronte.

Nella fase successiva i follicoli, disposti all’interno di quattro vaschette, vengono introdotti uno per uno nelle incisioni appena preparate. L’infermiera regge la vaschetta con i follicoli tenendola circa all’altezza del capo del paziente, mentre il chirurgo con fare deciso e sicuro, “pesca” il follicolo e lo spinge con un movimento veloce dentro l’incisione. Ogni incisione viene suggerita dall’infermiera, in modo tale che il chirurgo non debba preoccuparsi troppo di scegliere il punto giusto.

Ore 18 fine dell’intervento

Senza queste capacità e competenze, l’intervento tecnicamente potrebbe comunque riuscire, senza però raggiungere il risultato estetico desiderato dal medico e dal paziente

Considerazioni

L’autotrapianto è un lavoro di equipe ed è fondamentale la perfetta sincronizzazione degli automatismi tra anestesista, chirurgo, infermieri. Probabilmente è per questo che è così difficile effettuare un trapianto perfetto. Ad esempio l’ultima fase, che dura ben due ore ed apparente- mente così semplice da vedere, richiede invece capacità tecniche notevoli e doti di determinazione e pazienza nel mantenere la concentrazione costante fino alla fine dell’operazione.

Prima, per gent.le concessione del prof. Marco Toscani

Uno dei fattori che fa veramente la differenza e permette al chirurgo di ottenere il risultato tanto agognato è la passione. Parlando e avendo spesso contatti diretti con i prof. Toscani, Tesauro, Gambino e altri specialisti della Società italiana di Tricologia, si percepisce nei loro occhi quanto il loro lavoro sia mosso da una grande passione oltre che professionalità e disponibilità. L’obiettivo primario è soddisfare il paziente con realismo e franchezza. Qui sotto potete anche vedere la situazione il giorno dopo grazie alle foto del Pro. M.Toscani per farvi un’idea precisa di uno degli aspetti più richiesti dai miei lettori e che tratterò negli articoli futuri : Il giorno dopo il trapianto

Dopo un giorno, per gent.le concessione prof. Marco Toscani
Dopo sei mesi vietata la riproduzione (Marco Toscani)

In sintesi

1 Dopo la rasatura si effettua un’iniezione di anestetico nella zona posteriore    ore 11.40
2 Asportazione della losanga di pelle e suturazione della zona donatrice  
3 Gli infermieri sezionano al microscopio la losanga di pelle in micro e minigraft  
4 Il chirurgo effettua varie anestesie nella zona calva aggiungendo adrenalina per impedire l’eccessivo sanguinamento  
5 Dopo pochi minuti il chirurgo effettua centinaia di incisioni sulla zona calva dove saranno impiantati i follicoli  
6 Il chirurgo innesta uno per uno i follicoli all’interno delle incisioni Ore 18 fine intervento

Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelliScarica l’indice del libroDownload

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Un ringraziamento per le foto al prof. Marco Toscani e al prof. Catello Balsamo. Il prof. Balsamo ha terminato la sua attività da pochi anni

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Alopecia Androgenetica

Alopecia Androgenetica

la calvizie più frequente e che colpisce quasi il 50% degli uomini tra i 30 e i 50 anni  è definita più correttamente alopecia androgenetica; i termini andro e genetica stanno a significare che occorrono due condizioni perché la calvizie possa insorgere, gli ormoni maschili (androgeni) e la predisposizione ereditaria.

Il testosterone è fondamentale per la maturazione sessuale, responsabile dell’aumento della massa muscolare, del desiderio  sessuale e dello sviluppo dei caratteri secondari maschili.

il Diidrotestosterone è un ormone fino a 20 anni fa meno famoso del testosterone e che in questi ultimi tempi tutti cercano di bloccare! Durante lo sviluppo sessuale il DHT va di pari passo con il testosterone agendo sulla crescita di vari organi androgeno dipendenti, come ad esempio la prostata e facendo crescere i peli della barba, del pube, delle orecchie e delle narici.

TestosteroneDiidrotestosterone (DHT)  
Sviluppo organi sessuali maschiliComparsa peli della barba, delle orecchie e delle narici.
SpermatogenesiIpertrofia prostatica benigna
Aumento massa muscolare e modificazione della voceAcne
Sviluppo peli ascellari e pubiciCalvizie comune  (nei soggetti predisposti geneticamente)  
Desiderio e attività sessualeIngrossamento della prostata dopo i cinquant’anni (Ipertrofia prostatica benigna) nei soggetti predisposti geneticamente

Tabella 1.1 (tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli“)

Il DHT deriva dal testosterone grazie a un enzima, la 5-alfa-reduttasi che con le sue due forme (isoenzima II e isoenzima I) catalizza la trasformazione del testosterone in vari organi del corpo.

La 5-alfa-reduttasi  di tipo I “promuove” la reazione a livello della ghiandola sebacea, mentre quella di tipo II agisce a livello della prostata e del follicolo pilifero trasformando Dottor Jekill, il testosterone, in DHT, il nostro Mister Hide!

Il DHT ha una affinità per questi recettori 5 volte superiore a quella del testosterone e il complesso DHT-recettore è molto più stabile. Quindi il DHT, grazie a questo recettore entra nel nucleo delle cellule della matrice del follicolo pilifero e interagendo con il Dna manda il messaggio di produrre meno proteine per la formazione del capello.

In poche parole nei soggetti predisposti geneticamente, l’ormone DHT permette di attivare il messaggio genetico per la calvizie (A. Marliani).

La calvizie comune è una malattia multifattoriale in cui entrano in gioco un gruppo di geni differenti e con espressività diversa in ogni individuo.

Un complesso e delicato insieme di messaggi ormonali e reazioni   metaboliche permette al follicolo pilifero di compiere il suo ciclo correttamente. Le cellule della matrice, deputate alla produzione del capello, utilizzano il glucosio come fonte di energia.

Per poter produrre questa energia a partire dal glucosio occorre l’AMP ciclico, una specie di “sergente maggiore” molecolare che all’interno della cellula riceve gli ordini dai propri superiori (il messaggio ormonale) e li trasmette costantemente (L’AMP ciclico è un secondo messaggero).

Qualsiasi fattore che disturbi il messaggio ormonale in prossimità delle cellule o la produzione di AMP ciclico porterà a una alterazione nella produzione di cheratina. Nel trascorrere degli anni lo stress e una alimentazione inadeguata possono influire in maniera  negativa sul equilibrio ormonale dell’organismo e  anche sulla vita  e la salute del capello.

Una alimentazione e uno di stile di vita corretti possono mantenere in perfetto equilibrio anche la produzione di prostaglandine, tra cui la PGD2, la prostaglandina coinvolta nei processi infiammatori del follicolo pilifero in grado di peggiorare la Calvizie comune.

Non è possibile sapere in che misura questi fattori incidano sul peggioramento della calvizie e sul processo di diradamento, in quanto ognuno di noi possiede un profilo metabolico e ormonale personale, ma una cosa è certa uno stile di vita e una alimentazione corretta sono le basi per poter rendere efficaci le strategie anticalvizie che prenderemo in considerazione in questa pubblicazione.

Tratto da “Prevenire e Contrastare la Caduta dei Capelli” 300 pagine a colori, Tecniche Nuove Edizioni Fabrizio Fantini

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“Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” si può ordinare anche nelle librerie Feltrinelli e Mondadori

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Perchè il laser è benefico per la salute dei capelli

Perchè il laser è benefico per la salute dei capelli

l’utilizzo del laser può diventare un prezioso supporto alle strategie anticalvizie per garantirsi una buona salute del cuoio capelluto in maniera non invasiva e naturale. L’efficacia del laser si basa sull’emissione di una luce fredda laser a bassa frequenza in grado di favorire la vascolarizzazione del microcircolo intorno al follicolo pilifero, incrementare l’attività del’ATP, molecola portatrice di energia e di conseguenza in grado di aumentare il metabolismo cellulare.

Gli studi effettuati negli Usa hanno dimostrato un aumento della fase anagen e dello spessore dei capelli in un considerevole numero di soggetti. La maggior parte dei pazienti aveva ottenuto un miglioramento nello stato di salute dei capelli dopo sei mesi di trattamento 10 minuti 2-3  volte alla settimana. Tutto ciò ha permesso a questa tecnologia di essere approvata dal FDA americano e dalla Enea europea.

http://fabriziofantini.com/libri/
“Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” disponibile in tutte le librerie 305 pagine a colori

I risultati indicano che un fascio di luce fredda a questa frequenza è in grado di ottimizzare il metabolismo delle cellule del follicolo pilifero, eliminando in maniera più efficiente le scorie dannose del suo metabolismo.

I vantaggi dell’utilizzo del Laser e della luce Led è che non presentano effetti collaterali, non esistono casi di dolore o aumento di calore in quanto la luce emessa è a bassa frequenza, anche la semplicità e la metodica non invasiva sono altri due fattori positivi da non trascurare. Esistono in commercio varie fonti laser di diverse dimensioni e numero di Led presenti.

Il pettine laser si applica su tutto il cuoio capelluto 2-3 volte alla settimana dai 5 ai 15 minuti a seconda del numero dei led, lasciando agire il laser sulla zona interessata per circa quattro secondi. Non applicare il fascio laser su capelli umidi o dopo aver dato gel o lozioni. Non direzionare il fascio di luce verso gli occhi. Il pettine laser si può usare anche a casa e la durata dei diodi è circa di 10 anni.

Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli
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Finasteride Spray cutaneo 2,275 mg/ml – scheda tecnica

Finasteride Spray cutaneo 2,275 mg/ml – scheda tecnica

Caretopic è un farmaco a base del principio attivo Finasteride. E’ commercializzato in Italia dall’azienda Difa-Cooper S.p.A..

Caretopic può essere prescritto con Ricetta RR – medicinali soggetti a prescrizione medica.

Confezioni

Caretopic 2,275 mg/ml spray cutaneo, soluzione 1 flacone 18 ml

Informazioni commerciali sulla prescrizione

Titolare: Difa-Cooper S.p.A.

Ricetta: RR – medicinali soggetti a prescrizione medica

Classe: C

Principio attivo: Finasteride

Gruppo terapeutico: Ipertrofia prostatica benigna, Alopecia

ATC: D11AX10 – Finasteride

Forma farmaceutica: spray per uso esterno

Indicazioni

CARETOPIC è indicato per il trattamento topico negli uomini adulti di età compresa tra 18 e 41 anni, con caduta dei capelli da lieve a moderata (alopecia androgenetica) per aumentare la crescita dei capelli e prevenire l’ulteriore caduta.

Posologia

Posologia

CARETOPIC deve essere applicato una volta al giorno sulle zone calve del cuoio capelluto. A seconda delle dimensioni della calvizie, è possibile utilizzare da 1 a 4 erogazioni non sovrapposte (da 50 a 200 microlitri di soluzione).

La dose selezionata per l’entità della calvizie non deve essere aumentata oltre il massimo di 4 erogazioni. L’efficacia e la durata del trattamento devono essere continuamente valutate dal medico curante. Generalmente, sono necessari da 3 a 6 mesi di trattamento una volta al giorno prima che ci si possa aspettare l’evidenza della crescita dei capelli. Si raccomanda l’uso continuo per ottenere i benefici. Non c’è esperienza clinica con CARETOPIC oltre i 6 mesi.

Il flacone contiene fino a 180 erogazioni (erogazione di 50 microlitri ciascuna), sufficienti per 45 giorni di trattamento quando viene somministrata la dose massima di 4 erogazioni una volta al giorno, 60 giorni di trattamento per 3 erogazioni una volta al giorno, 90 giorni di trattamento per 2 erogazioni una volta al giorno e 180 giorni di trattamento per 1 erogazione una volta al giorno. Il flacone non deve essere utilizzato oltre le 180 erogazioni poiché potrebbe causare l’erogazione di una dose insufficiente. I pazienti devono essere informati di conseguenza.

Pazienti con compromissione renale o epatica

Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale o epatica (vedere paragrafo 5.2)

Popolazione pediatrica

La sicurezza ed efficacia di CARETOPIC nei bambini ed adolescenti al di sotto dei 18 anni non è stata stabilita (vedere paragrafo 4.4).

Di Benjah-bmm27

Modo di somministrazione

CARETOPIC è per uso cutaneo. Deve essere utilizzato solo sul cuoio capelluto.

Assemblaggio dell’applicatore spray

La confezione di CARETOPIC contiene 2 componenti separati: un flacone con una pompa dosatrice collegata e un cono. Questi componenti richiedono l’assemblaggio prima del primo utilizzo.

Prima di utilizzare CARETOPIC per la prima volta, la pompa deve essere caricata mediante 4 erogazioni complete, dirigendo la soluzione spruzzata verso il lavandino del bagno (il lavandino deve essere risciacquato successivamente). Quando CARETOPIC non è stato utilizzato per almeno 2 settimane, la pompa deve essere ricaricata mediante 1 erogazione completa. Oltre a questo, non è necessario agitare il flacone o caricare la pompa ad ogni utilizzo.

Manipolazione dell’applicatore spray

CARETOPIC deve essere somministrato dal paziente stesso. I capelli e il cuoio capelluto devono essere completamente asciutti prima dell’applicazione della soluzione. La soluzione non deve essere spruzzata verso il viso e non deve entrare in contatto con le mani o qualsiasi parte del corpo diversa dall’area da trattare sul cuoio capelluto. In caso di contatto involontario con la soluzione, la parte del corpo interessata deve essere lavata accuratamente.

Quando si spruzza il cuoio capelluto, il cono deve essere a contatto con il cuoio capelluto per evitare la dispersione della Finasteride nell’aria. L’area del cuoio capelluto calvo coperta dal cono limita l’area massima di trattamento per 1 applicazione. Per coprire un’area maggiore del diametro del cono possono essere prescritte 2, 3 o 4 applicazioni. In questi casi, prima di applicare la seconda, terza o quarta erogazione, il cono deve essere spostato in un’area del cuoio capelluto vicino, ma non a contatto, con l’area di eventuali erogazioni precedenti per evitare la sovrapposizione dello spray.

Immediatamente dopo l’applicazione il paziente deve evitare il contatto tra il cuoio capelluto trattato e le superfici (ad esempio cuscini, caschi, cappelli, ecc.) fino a quando la soluzione non si è asciugata. Una volta applicato, CARETOPIC deve essere lasciato sulla zona trattata per almeno 6 ore.

Vedere paragrafo 4.4 per informazioni se il paziente può essere in contatto con una donna incinta o una donna che potrebbe rimanere incinta, o bambini e adolescenti.

Controindicazioni

CARETOPIC non è destinato all’uso da parte delle donne.

Donne in gravidanza o che potrebbero iniziare una gravidanza (vedere paragrafi 4.4, 4.6 e 5.3). Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Possibile trasferimento di CARETOPIC

Le donne in gravidanza o che potrebbero rimanere incinte non devono entrare in contatto con CARETOPIC, o il cuoio capelluto o le superfici esposte a CARETOPIC, a causa della possibilità di assorbimento della Finasteride e del conseguente rischio potenziale per un feto maschio (vedere paragrafo 5.3). In caso di contatto involontario con la soluzione, la parte del corpo interessata deve essere lavata accuratamente.

I bambini e gli adolescenti di età inferiore a 18 anni non devono entrare in contatto con CARETOPIC, o il cuoio capelluto o le superfici esposte a CARETOPIC, a causa della possibilità di assorbimento della finasteride e delle sue potenziali reazioni avverse (vedere paragrafo 5.1). In caso di contatto involontario con la soluzione, la parte del corpo interessata deve essere lavata accuratamente.

Effetti sull’antigene prostatico specifico (PSA)

Negli studi clinici con finasteride 1 mg per via orale in uomini di età compresa tra 18 e 41 anni, il valore medio dell’antigene prostatico specifico (PSA) sierico è diminuito da 0,7 ng / ml al basale a 0,5 ng/ml al mese 12. Sebbene ci sia molto bassa esposizione sistemica alla finasteride dopo somministrazione topica rispetto alla somministrazione orale (vedere paragrafo 5.2), non sono disponibili dati sull’effetto di CARETOPIC sui livelli di PSA e questo deve essere considerato quando si interpretano i risultati dei test del PSA.

Effetti sul diidrotestosterone (DHT) nel siero

Il diidrotestosterone è un androgeno, un metabolita e la forma biologicamente più attiva di testosterone. Nello studio clinico di fase III alla settimana 24, c’è stata una diminuzione del DHT nel siero nel gruppo CARETOPIC. La diminuzione percentuale della concentrazione sierica media di DHT rispetto al basale era maggiore nel gruppo della finasteride orale, ma la diminuzione era clinicamente significativa sia con CARETOPIC (34,5%) che con finasteride orale (55,6%), indicando così la possibilità di reazioni avverse sistemiche di natura sessuale correlato a una diminuzione del DHT, sebbene con minore probabilità di CARETOPIC rispetto alla finasteride orale (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). Deve essere rispettato lo schema di dosaggio (vedere paragrafo 4.2).

Tumore al seno

Non sono stati segnalati casi di cancro al seno in pazienti trattati con CARETOPIC negli studi clinici. Tuttavia, poiché il cancro al seno negli uomini è un rischio noto con la finasteride orale, i pazienti devono essere istruiti a segnalare prontamente qualsiasi cambiamento nel tessuto mammario come noduli, dolore, ginecomastia o secrezione dal capezzolo.

Alterazioni dell’umore e depressione

Non ci sono state segnalazioni di alterazioni dell’umore o depressione nei pazienti trattati con CARETOPIC negli studi clinici. Tuttavia, poiché in pazienti trattati con finasteride 1 mg per via orale sono stati segnalati alterazioni dell’umore, inclusi umore depresso, depressione e, meno frequentemente, idee suicide, i pazienti devono essere istruiti a consultare un medico se manifestano sintomi psichiatrici.

Contenuto di etanolo

CARETOPIC contiene 25 mg di etanolo (96%) in ciascuna erogazione che equivale a 0,5 mg/microlitri (55%). Può causare sensazione di bruciore sulla pelle danneggiata.

Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

Non sono stati effettuati studi di interazione con CARETOPIC. La finasteride topica determina bassi livelli sistemici di finasteride (vedere paragrafo 5.2), che è metabolizzato dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4). Un effetto clinicamente rilevante dell’uso concomitante di induttori o inibitori del CYP3A4 sulla finasteride topica o della finasteride topica su altri trattamenti metabolizzati da questo enzima è improbabile.

L’uso concomitante di CARETOPIC con altri prodotti topici, come cosmetici, creme solari o altri medicinali per uso topico, sulla stessa area non è stato studiato. Evitare l’uso di tali prodotti sulle aree trattate con CARETOPIC.

Non sono disponibili dati sull’uso concomitante di CARETOPIC e finasteride orale 1 mg o minoxidil topico nella perdita di capelli maschile.

Fertilità, gravidanza e allattamento

CARETOPIC non è destinato all’uso da parte delle donne.

Gravidanza

CARETOPIC è controindicato nelle donne in gravidanza o che potrebbero iniziare una gravidanza a causa del rischio di teratogenicità in gravidanza per feti maschi (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.3).

Le donne in gravidanza o che potrebbero iniziare una gravidanza non devono entrare in contatto con CARETOPIC, o il cuoio capelluto o le superfici esposte a CARETOPIC, a causa della possibilità di assorbimento della Finasteride e del conseguente rischio potenziale per un feto maschio (vedere paragrafo 5.3). In caso di contatto involontario con la soluzione, la parte del corpo interessata deve essere lavata accuratamente.

Allattamento

Non applicabile, poiché CARETOPIC è indicato per il trattamento topico di uomini adulti.

Fertilità

La fertilità nell’uomo non è stata studiata con CARETOPIC.

Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

CARETOPIC non altera la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

Effetti indesiderati

 Riassunto del profilo di sicurezza

Il profilo di sicurezza di CARETOPIC si basa sui dati di 229 pazienti con alopecia androgenetica e 97 soggetti sani che sono stati esposti a CARETOPIC nel programma di sviluppo clinico. Nello studio clinico di fase III 181 pazienti sono stati esposti a CARETOPIC per un massimo di 6 mesi, 181 pazienti trattati con placebo e 84 pazienti con Finasteride orale. In questo studio sono stati riportati prurito ed eritema, la maggior parte dei quali si sono verificati sul cuoio capelluto. Il prurito si è verificato in 5 pazienti (2,8%) e l’eritema in 4 (2,2%) dei 181 pazienti trattati con CARETOPIC.

Elenco tabulato delle reazioni avverse

Le reazioni avverse segnalate durante il programma di sviluppo clinico sono elencate di seguito utilizzando le seguenti categorie di frequenza: Molto comune (≥1 / 10); comune (da ≥1 / 100 a <1/10); non comune (da ≥1 / 1.000 a <1/100); raro (da ≥1 / 10.000 a <1 / 1.000); molto raro (<1 / 10.000); non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi

Frequenza

Reazioni avverse

Patologie della cute

e del tessuto sottocutaneo

Comune

Prurito

Comune

Eritema

Indagini

Molto comune

Diminuzione del diidrotestosterone

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Per la finasteride orale, sono elencate le reazioni avverse di natura sessuale (diminuzione della libido, disfunzione erettile e disturbi dell’eiaculazione [inclusa la diminuzione del volume dell’eiaculato]).

Nello studio principale clinico di Fase III per CARETOPIC, sono stati riportati anche tali eventi avversi di natura sessuale correlati al trattamento (perdita di libido, diminuzione della libido, disfunzione erettile, disfunzione sessuale) e hanno avuto una frequenza complessiva del 2,8% nei pazienti trattati con CARETOPIC, 3,3% nei pazienti trattati con placebo e 4,8% nei pazienti trattati con finasteride orale 1 mg. Vedere anche i paragrafi 4.4 e 5.1.

Ulteriori reazioni avverse sistemiche riportate in relazione alla finasteride orale durante gli studi clinici e/o dopo la commercializzazione possono anche essere possibili con CARETOPIC: reazioni di ipersensibilità, inclusi eruzione cutanea, prurito, orticaria e angioedema; depressione; ansia; palpitazioni; aumento degli enzimi epatici; dolorabilità e ingrossamento del seno; dolore ai testicoli; ematospermia; e infertilità.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Sovradosaggio

L’assorbimento della Finasteride applicato localmente è molto basso. In caso di sovradosaggio si prevede che i livelli sierici di DHT diminuiscano, il che potrebbe comportare una maggiore probabilità di effetti sistemici.

Non è raccomandato alcun trattamento specifico del sovradosaggio con CARETOPIC.

Scadenza

2 anni

Dopo la prima apertura del flacone: 6 mesi.

Conservazione

Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.

CARETOPIC contiene etanolo, che è infiammabile. CARETOPIC non deve essere spruzzato vicino a fiamme libere o mentre si fuma.

Elenco degli eccipienti

Etanolo (96%)

Glicole propilenico

Idrossipropilchitosano

Acqua purificata

Foglietto Illustrativo

Scarica il foglietto illustrativo in formato pdf

Fonti Ufficiali

Ministero della salute

EMA

AIFA

Maggior efficacia della Finasteride topica al 0,25% in associazione con minoxidil al 3% nel sesso maschile

Maggior efficacia della Finasteride topica al 0,25% in associazione con minoxidil al 3% nel sesso maschile

La finasteride è un farmaco e può provocare effetti collaterali, per chi vuole aspettare e ha ancora dei dubbi e perplessità prima di cominciare la terapia può provare la lozione topica. In questo studio è stato dimostrato la maggior tollerabilità della soluzione topica in associazione al minoxidil.

La lozione topica va fatta preparare da una farmacia esperta in preparazioni galeniche specifiche per i problemi ai capelli. Mandatemi dei messaggi o sulla chat su facebook (capelli sani) se avete dubbi o chiarimenti sull’argomento, vi risponderò prima possibile.

Uno studio pubblicato nel 2016 da un gruppo di ricercatori della Divisione di Dermatologia della Facoltà di Medicina a Bangkok in Talilandia, ha dimostrato la maggior efficacia della associazione topica di finasteride allo 0,25% più Minoxidil al 3% rispetto alla sola soluzione al 3% di minoxidil, due volte al giorno

Lo studio è stato effettuato su 40 soggetti di sesso maschile con alopecia androgenetica con età compresa tra i 18 e i 40 anni. Metà del gruppo era in trattamento con due applicazioni del 3% di minoxidil senza finasteride topica.

Il primo obiettivo era quello di valutare l’efficacia maggiore della associazione misurando il cambiamento al basale della densità e del diametro dei capelli

Minoxidil scheda tecnica

“Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” tecniche nuove edizioni

L’altro end point importante era quello di valutare gli effetti collaterali della lozione topica di finasteride e il suo assorbimento sistemico, visti gli effetti collaterali che la finasteride sistemica a volte ha provocato.

Gli endpoint secondari includevano la valutazione fotografica globale da parte di ricercatori. Sono stati registrati cambiamenti nei livelli plasmatici di diidrotestosterone ed eventi avversi.

Risultati: alla settimana 24, la soluzione combinata di finasteride e minoxidil era significativamente superiore al solo minoxidil nei miglioramenti della densità dei capelli, del diametro dei capelli e della valutazione fotografica globale (tutte P <0,05). 

Circa il 90% dei pazienti trattati con la soluzione combinata ha mostrato un miglioramento da moderato a marcato. La soluzione combinata ha anche avuto un effetto minimo sui livelli plasmatici di diidrotestosterone, una riduzione di circa il 5%. Non ci sono stati inoltre eventi avversi sistemici segnalati da pazienti in entrambi i gruppi.

Conclusione: il trattamento con soluzione topica di 0,25% di finasteride miscelata con minoxidil al 3% è risultato significativamente superiore alla soluzione di minoxidil al 3% per promuovere la crescita dei capelli nell’alopecia androgenetica maschile e ben tollerato

Uno studio randomizzato, controllato in doppio cieco sull’efficacia e la sicurezza della soluzione topica di 0,25% di finasteride miscelata con 3% di minoxidil vs. 3% di minoxidil nel trattamento dell’alopecia androgenetica maschile” Suchonwanit P, Srisuwanwattana P, Chalermroj N, Khunkhet S.J Eur Acad Dermatol Venereol. 2018

Divisione di Dermatologia, Facoltà di Medicina, Ramathibo di Hospital, Università di Mahidol, Bangkok, Tailandia.

© 2018 Accademia Europea di Dermatologia e Venereologia.

Farmaci e Telogen effluvium

Farmaci e Telogen effluvium

Questo è un elenco dei principali farmaci che potrebbero dare problemi ai capelli e Telogen effluvium, cioè una caduta di capelli temporanea e copiosa su tutta la testa. Spesso non ci facciamo caso, ma potrebbe essere un farmaco che assumiamo costantemente a provocare problemi. L’importante è valutare con il proprio medico questa eventualità e cercare di sostituirlo, se è possibile, con un altro farmaco con le stesse caratteristiche di efficacia ma senza questo fastidioso effetto collaterale.

Alcuni farmaci di questa tabella sono molto usati come alcuni antipertensivi ad esempio il captopril e l’enalapril (ace inibitori), oppure calcio antagonisti come l’amiodarone. Antifungini come il fluconazolo, i cumarinici come il Cumadyn, l’allopurinolo per ridurre l’acido urico in eccesso, gli ormoni androgeni che spesso vengono proposti illegalmente nelle palestre per potenziare la muscolatura, l’acido acetilsalicilico, l’ibuprofene e l’indometacina (antinfiammatori), le eparine per fluidificare il sangue.

Farmaci che possono provocare Telogen effluvium


Acido acetilsalicilico
Acido nicotinico
Acido valproico
Albendazolo
Allopurinolo
Amiodarone
Androgeni
Anfetamine
Bismuto
Borati
Bromocriptina
Butirrofenoli
Captopril
Carbimazolo
Carbamazepina
Chinacrina
cimetidina
clofribrato
clomifene
cloranfenicolo
clorochina
contraccettivi orali
cumarinici
danazolo
desipramina
destano
enalapril
eparinoidi
etambutolo
etionamide
etretinato
fenindione
fenofibrato
fluconazole
fluochetyna
gentamicina
ibuprofene
idantoina
inipramina
immunoglobuline
indometacina
interferone


isozianide
isotretinoina
itraconazolo
levodopa
litio
maprotilina
mepacrina
mercurio
metildopa
metirapone
metisergide
metoprololo
minoxidil
nadololo
nitrofurantoina
piridostinina
propanololo
Sali d’oro
Salicilati
Selenio
Sulfalazina
Tallio
Terfenadiana
Tiamfenicolo
Tiocianato di potassio
Tiouracile
Tramilcipronina
Trimetadione
Triparonolo
Vitamina A

Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” Tecniche nuove edizioni
http://fabriziofantini.com/libri/
Come combattere seborrea, dermatite seborroica, forfora

Come combattere seborrea, dermatite seborroica, forfora

Secondo pilastro: combattere dermatite seborroica e forfora se presenti

Una volta bloccato almeno in parte il Diidrotestosterone e contrastato il progredire del diradamento, il nostro percorso non è finito qui. Questo è solo il primo pilastro su cui basare le strategie anticalvizie. Lo sappiamo bene, la calvizie è un nemico subdolo che peggiora facilmente a causa di dermatite seborroica, infiammazione, Telogen effluvium, stress, stile di vita e alimentazione non corretti, tutte facce della stessa medaglia. Come raggiungere il miglior stato di benessere per i capelli? Bisogna eliminare il problema della forfora e della seborrea, se presenti potrebbero inattivare i nostri sforzi, vediamo come:

2 pilastro Contrastare dermatite seborroica, forfora e capelli grassi

In questa sezione prendiamo in considerazione il problema della dermatite, della forfora e dell’infiammazione, spesso associate tra loro e che contribuiscono ad aggravare il diradamento nei soggetti predisposti che hanno questo problema.

L’utilizzo di shampoo specifici (clicca qui), formulati con sostanze antimicotiche, antiseborroiche e anti batteriche, consentirà di contrastare anche questa affezione, cercando di eliminare un altro fattore fastidioso e negativo per la salute dei capelli

Dermatite seborroica, forfora e capelli grassi, nemici di una chioma splendente

Dermatite seborroica

La dermatite seborroica è un’affezione che si sviluppa, nei soggetti predisposti geneticamente, in concomitanza con lo stress, il clima umido, l’alcolismo e l’assunzione di cibi ricchi di grassi saturi. Contrariamente a quanto spesso si legge, però, non è che mangiando grassi questi si depositino sul cuoio capelluto rendendolo untuoso! I grassi sono precursori di ormoni  locali (eicosanoidi) che stimolano, diciamo così, l’infiammazione, la vasodilatazione o la vasocostrizione, e quindi anche il buon funzionamento della ghiandola sebacea. Più frequente nel sesso maschile, la dermatite seborroica provoca untuosità, capelli e cute grassa, a volte con forfora e piccole lesioni eritematose.

Il grasso e l’untuosità del cuoio capelluto diventano terreno fertile per la proliferazione di microrganismi a loro volta mediatori dell’infiammazione. È per questo motivo che la dermatite seborroica può peggiorare la calvizie, anche se i due fenomeni non sono per forza associati.

La dermatite seborroica si cura con degli shampoo medicati antifungini, su indicazione del dermatologo.

Forfora e capelli grassi

La seborrea e i capelli grassi si differenziano dalla vera e propria dermatite seborroica perché in questo caso non si manifesta eritema e infiammazione. I capelli e il cuoio capelluto si presentano untuosi e difficili da pettinare. Negli ultimi anni la presenza di shampoo per lavaggi frequenti con tensioattivi meno aggressivi ha permesso di affrontare e risolvere più facilmente questo problema.

La forfora consiste in una desquamazione eccessiva delle cellule della cute, con aumento del turnover riproduttivo, il che provoca un eccesso di strati cutanei con formazione delle classiche squame biancastre, le quali possono essere grasse o secche e in parte adese alla cute.

http://fabriziofantini.com/iacoderm-shampoo-ds/

Utilizzo dello shampoo con antifungini (su consiglio del dermatologo)

•  Lo shampoo (ad esempio con ketoconazolo) va utilizzato 1-2 volte alla settimana per un mese e poi 1 volta ogni quindici giorni.

•  Lasciare in posa circa3 minuti (una sola applicazione)e risciacquare abbondantemente.

•  Alternare con shampoo per lavaggi frequenti.

Il grasso e l’untuosità del cuoio capelluto diventano terreno fertile per la proliferazione di microrganismi a loro volta mediatori dell’infiammazione. È per questo motivo che la dermatite seborroica può peggiorare la calvizie, anche se i due fenomeni non sono per forza associati.

La dermatite seborroica si cura con degli shampoo medicati antifungini, su indicazione del dermatologo.

Consigli per contrastare forfora e seborrea: continua…troverete l’intero capitolo su Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” (pag.18.-28) Tecniche nuove edizioni

Dieta, ormoni e capelli

Dieta, ormoni e capelli

Il primo “farmaco” che introduciamo nel nostro corpo costantemente tutti i giorni è il cibo. La quantità e la qualità dell’alimentazione influiscono più di ogni altra cosa sulla nostra salute generale e anche sull’integrità dei nostri capelli. Uno dei modi in cui il cibo agisce sulla nostra salute è il controllo che ha sui livelli ormonali del nostro organismo.

Gli ormoni sono delle sostanze prodotte dalle ghiandole endocrine in grado di modulare le informazioni e mandare i messaggi ai vari distretti corporei attraverso il circolo sanguigno . Gli ormoni permettono che la fitta rete di informazioni che scorre tra i vari organi funzioni perfettamente.

Ad esempio dopo  aver mangiato un piatto di pasta il glucosio nel sangue “avverte” le cellule beta del Pancreas di produrre un ormone fondamentale per il metabolismo energetico: l’insulina.

L’insulina manda il messaggio di “abbondanza di sostanze nutrienti” e stimola i vari organi bersaglio di immagazzinare energia, ad esempio le cellule adipose saranno spinte ad aumentare le riserve di glucosio al loro interno.

Uno stato di digiuno o l’assunzione di proteine stimola le cellule alfa del pancreas a produrre un altro ormone, il glucagone che manderà il messaggio al fegato di stoccare glucosio  per i bisogni energetici dell’organismo.

In questi ultimi anni il concetto di ormone si è modificato e ampliato. Un ormone può svolgere anche una azione “locale” sullo stesso insieme di cellule che l’ha prodotto o sulle cellule vicine. Ad esempio gli eicosanoidi sono degli ormoni locali che derivano esclusivamente dagli acidi grassi polinsaturi omega 3 e omega 6, quindi con la dieta sarà possibile modificare la qualità di questi ormoni.

Vedremo come l’alimentazione può influire in parte sugli ormoni e sulla loro attività. Il cibo può influire anche sulla concentrazione degli ormoni sessuali come il testosterone e  il “famigerato” DHT.

Gli ormoni controllano inoltre la temperatura del corpo, la fame, la sete, gli istinti sessuali, così come il metabolismo, la funzione immunitaria, la risposta allo stress, lo sviluppo dei caratteri sessuali maschili e femminili ecc.

Il sistema nervoso e le ghiandole endocrine integrano e regolano le innumerevoli funzioni del nostro corpo.

Il sistema nervoso modula le informazioni che arrivano dall’apparato sensoriale e trasmette risposte adeguate ai vari organi che daranno la risposta in maniera coordinata e immediata. Il sistema nervoso permette all’uomo di adattarsi alle condizioni più disparate in maniera ottimale: riceve gli impulsi esterni e da una risposta motoria, immagazzina le esperienze con capacità di ragionamento e astrazione, modula tutto quello che contraddistingue nell’essere umano le “funzioni superiori”.

L’altro sistema è quello delle ghiandole endocrine, che regolano il metabolismo tramite il rilascio nel sangue di sostanze, gli ormoni, che hanno il compito di inviare il messaggio e modulare le informazioni.

La complessa rete d’informazioni è regolata dall’ipotalamo, una specie di centralina collocata nella parte mediana del cervello che riceve dai sensori del sistema nervoso centrale segnali  sullo stato fisiologico del nostro organismo. L’ipotalamo manda poi dei fattori di rilascio specifici, che stimolano la vicina ipofisi ad inviare nel sangue una decina d’ormoni che regolano le altre ghiandole endocrine e numerosi organi bersaglio.

Ghiandole endocrine

IpofisiProduce numerosi ormoni che regolano le altre ghiandole endocrine (GH, TSH, ACTH, FSH, LH, ecc.)
EpifisiRegola il ciclo sonno-veglia
ParatiroidiControllano la regolazione  del calcio con la produzione del paratormone
TiroideControlla il metabolismo e produce tiroxina e triiodotironina
TimoControlla la funzione immunitaria
SurreniProducono cortisolo, adrenalina  e noradrenalina, fondamentali per la risposta allo stress. In parte producono anche testosterone soprattutto nel sesso femminile
PancreasProduce insulina e glucagone per il controllo dei livelli del glucosio nel sangue.
OvaieProducono estrogeni e progesterone nelle donne per lo sviluppo sessuale e la formazione delle cellule uovo
TesticoliProducono testosterone, e altri ormoni androgeni per lo sviluppo sessuale e la formazione di spermatozoi nell’uomo.

Il sistema delle ghiandole endocrine è quindi una raffinata rete di controllo del nostro organismo che permette un equilibrio del metabolismo e delle funzioni fisiologiche basilari, come il dormire, il mangiare, la riproduzione e gli stimoli sessuali.

I testicoli e in parte le ghiandole surrenali producono il testosterone che è responsabile dello sviluppo sessuale e delle funzioni riproduttive. In particolare permette lo sviluppo degli organi sessuali maschili e dei caratteri secondari come la crescita dei peli del corpo, del cambiamento della voce, dello sviluppo della massa muscolare.

In precedenza abbiamo fatto l’esempio dell’insulina e del glucagone due ormoni prodotti dal pancreas che permettono all’organismo di regolare il glucosio nel sangue.

Quando questi due ormoni con un’azione antagonista agiscono in equilibrio, i livelli di glucosio nel sangue sono ottimali e il nostro organismo è in una situazione ideale ma se ad esempio mangiamo un pasto troppo  ricco di carboidrati (zuccheri raffinati, pane, ecc) e con poche proteine, si produce troppa insulina. La troppa insulina provoca un brusco calo della glicemia e il pancreas non riesce a produrre abbastanza glucagone per riportare i tassi di glucosio a livello normale  poichè sono le proteine a stimolare la sua produzione.

Viceversa una dieta troppo proteica e con insufficienti carboidrati porta il glucagone a maggiori livelli, con diminuzione d’insulina e portando il nostro cervello che si nutre di glucosio, ad affaticamento, irritabilità, sonnolenza. I due ormoni devono quindi agire in un perfetto equilibrio per controllare i i giusti livelli del glucosio  nel sangue.

Un eccessivo consumo di calorie altera questo equilibrio e manda in tilt il sistema ormonale che regola il glucosio. Questo fatto può provocare resistenza all’insulina, e minor tolleranza al glucosio.

Abbiamo visto più volte come il Diidrotestosterone (DHT) viene prodotto a livello del follicolo pilifero a partire dal testosterone grazie all’enzima 5 alfa reduttasi II. Il DHT agisce sul follicolo pilifero mandando il messaggio ereditario per la calvizie nel sesso maschile

Una delle caratteristiche del sistema endocrino è quello di modulare le informazioni tra le varie ghiandole, aumentando o diminuendo la produzione degli ormoni secondo le necessità dell’organismo, e questo succede indirettamente anche per il testosterone e il DHT.

Alcuni autori hanno cercato in questi anni di capire se l’alimentazione poteva influire sui valori di SHBG, la proteina che trasporta nel sangue il testosterone e lo rende inutilizzabile. Siccome solo un 2% del testosterone non è legato a questa proteina, aumentare i livelli di SHBG significa quindi diminuire di fatto il testosterone libero convertibile in DHT a livello della prostata e del follicolo pilifero.

Il Dipartimento di Fisiologia dell’Università di Los Angeles ha condotto uno studio per individuare una dieta in grado di ridurre gli eccessi di insulina, i parametri lipidici e aumentare l’SHBG in un gruppo di uomini obesi. Le conclusioni sono che una attività fisica moderata condotta tre volte alla settimana con una alimentazione ricca di fibre e povera di grassi ha ridotto i livelli di insulina, i parametri lipidici e aumentato l’SHBG, dimostrando di ridurre alcuni fattori di rischio per il cancro alla prostata.

L’Istituto Nazionale dei Tumori di Bethesda (USA) ha effettuato un altro studio su alimentazione  e profilo ormonale. Una dieta ricca di fibre, povera di grassi saturi e con maggiori quantità di acidi grassi polinsaturi ha dimostrato di aver aumentato i livelli di SHBG nel sangue rispetto ad un gruppo di uomini che seguivano una dieta povera di fibre e ricca di grassi saturi.

Un altro studio effettuato dalla Scuola di Scienze Biomediche dell’Università di Tasmania, Australia ha confermato come una alimentazione con carne magra (povera di grassi saturi) con aggiunta di soia (Tofu) provochi una riduzione degli ormoni androgeni e del testosterone con aumento della SHBG rispetto al gruppo di uomini che si alimentava di carne grassa o olio di semi di girasole.

Riassumendo:

  • Alcuni studi hanno dimostrato come l’assunzione di grassi moduli la produzione di testosterone da parte dei testicoli. Una alimentazione con troppi grassi saturi e povera di acidi grassi polinsaturi (omega 3 e omega 6) aumenta i tassi ematici di testosterone
  • Al contrario la presenza di acidi grassi polinsaturi nella dieta può influire sui livelli di testosterone convertibile in DHT.
  • Altri studi hanno suggerito come i livelli di insulina possano regolare in parte l’SHBG.
  • Troppa insulina provoca un aumento considerevole di radicali liberi nel nostro corpo e anche a livello del follicolo pilifero sono stati riscontrati alti livelli del radicale super ossido, un radicale libero dannoso per l’organismo e per il ciclo del capello.
  • Troppa insulina riduce i livelli di AMP ciclico, molecola fondamentale perché manda il messaggio all’interno delle cellule della matrice del follicolo per attivare il metabolismo energetico del capello.
  • Una dieta ricca di grassi di origine animale e di cibi con alto indice glicemico aumenta l’insulina e provoca un aumento di testosterone libero maggiormente convertibile in DHT. Nel sesso femminile questo aumento comporta una fattore di rischio per il cancro alla mammella.

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Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” Tecniche nuove edizioni

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I sei Pilastri per combattere la calvizie♀♂ : Punto 5  riduzione dello stress mediante attività fisica e meditazione

I sei Pilastri per combattere la calvizie♀♂ : Punto 5 riduzione dello stress mediante attività fisica e meditazione

  • Lo stress è nemico dei capelli in quanto provoca rilascio in eccesso di ormoni come l’adrenalina e il cortisolo che sono in grado di provocare telogen effluvium e stress ossidativi (formazione di radicali liberi).
  • Per combattere lo stress bisogna cercare di pianificare e organizzare il proprio tempo.
  • Partecipare a un gruppo o a una attività sociale minimo una volta al mese
  • Fare una attività fisica moderata almeno mezz’ora al giorno insieme a degli esercizi con pesi leggeri e 15 minuti di allungamenti.
  • L’alimentazione e lo stile di vita possono modificare in parte i ritmi biologici del nostro organismo. Curare quindi alimentazione e stile di vita
  • Avere un hobby o una attività gratificanti
  • Praticare una forma di rilassamento profondo almeno tre volte alla settimana
  • Non abusare di fumo, alcool, caffeina e psicofarmaci.

Su consiglio dello specialista usa sostanze adattogene per brevi periodi (Ginseng, Eleuterococco, Rhodiola)

Perché lo stress fa perdere i capelli

Nella nostra “battaglia” per contrastare la calvizie comune bisogna affrontare e cercare di risolvere lo stress fisico e psichico. Nei capitoli precedenti si è visto come il più delle volte è possibile fermare la caduta dei capelli con l’utilizzo di finasteride, lozioni agli estrogeni per il sesso femminile e di alcune sostanze naturali per entrambi. Ma bloccare il DHT non è sufficiente, bisogna occuparsi anche di eventuali dermatite seborroica ed infiammazione, utilizzando farmaci antifungini e antinfiammatori (ad esempio ketoconazolo).

Con una dieta adeguata abbiamo controllato il delicato e complesso equilibrio ormonale del nostro corpo, evitando anche alcune condizioni fisiologiche che possono favorire la perdita dei capelli. Lo stress può provocare telogen effluvium sia acuto, sia cronico, fattori che mandano all’aria l’efficacia delle nostre strategie anticalvizie e compromettono tutti i nostri sforzi. Di solito lo stress è un fattore  positivo che ci permette di affrontare le avversità in maniera efficiente e ci consente di reagire agli eventi quotidiani con equilibrio.

Mantiene vitali le nostre capacità d’apprendimento, di memoria, d’attenzione, permettendoci di risolvere i piccoli e grandi problemi della vita quotidiana. Quando però gli stimoli stressori prendono il sopravvento e l’organismo non è più in grado di reagire in maniera positiva cominciano i problemi. Lo stress diventa una condizione fisica e psicologica di malessere, di stanchezza, che ci tiene spesso in tensione e che non ci permette di vivere in maniera serena e tranquilla. Hans Seyle uno dei pionieri dello studio sullo stress, definì la risposta dell’organismo ad una condizione avversa “sindrome da stress biologico”…continua

Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli

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