L’acido folico è una vitamina importante, sia per il metabolismo degli aminoacidi sia per la sintesi dei costituenti degli acidi nucleici (DNA, RNA).
Le cellule del sangue così come le mucose e ancor di più la pelle e le cellule del follicolo pilifero hanno un alto tasso di riproduzione cellulare, quindi una carenza nella produzione di acidi nucleici potrebbe rallentare questi processi. L’acido folico è inoltre importante perché coinvolto nella produzione degli aminoacidi, molecole costituenti le proteine e quindi fondamentale anche per la cheratina dei capelli.
È essenziale per la sintesi degli acidi nucleici
È coinvolto nel metabolismo proteico
Contribuisce a mantenere costante la divisione cellulare
Mantiene integri cute e capelli
Le carenze di acido folico possono verificarsi in gravidanza, a causa di alcolismo cronico o stati di denutrizione, come ad esempio durante una dieta dimagrante inadeguata e non equilibrata nei suoi principi nutritivi fondamentali. La carenza cronica di questa vitamina può provocare telogen effluvium e alterazioni della pelle. I sovradosaggi sono rari. In gravidanza è consigliato integrare acido folico per prevenire la spina bifida.
Fabbisogno Acido Folico
200 µ g al giorno
L’acido folico è presente nelle verdure a foglia larga, nel pollame, nei cereali, nel latte, nel lievito di birra. Come per tutte le altre vitamine sarà il nostro stile di vita e il nostro modo di mangiare che influirà sull’apporto vitaminico. Bere troppo alcool, fare uso esclusivamente di cibi raffinati o inscatolati non ci assicura la sicurezza di usufruire di questa importante vitamina.
Sostanze favorevoli Vitamina B2, B6, A, niacina Vitamina C
Sostanze dannose Alcool, sulfamidici, calore, estrogeni, luce solare.
Sintomi da carenza Telogen effluvium Astenia, anoressia, disturbi gastrointestinali, problemi neurologici
Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.
La calvizie comune e il telogen effluvium: due scomodi alleati
Abbiamo visto come il DHT sia “l’esecutore materiale” del messaggio genetico per la calvizie. Molti geni sono coinvolti nel determinare l’insorgere della alopecia androgenetica. Ogni individuo eredita dai genitori e dai nonni più o meno geni predisponenti che influenzeranno l’età di esordio e la gravità della calvizie comune.
Alla nascita sarà già scritto che nella sgradita “lotteria” chi avrà più numeri estratti (geni per la calvizie) sarà in questo caso meno fortunato (maggior gravità e precoce esordio). Il sesso maschile naturalmente è in questo caso svantaggiato in quanto il messaggio genetico è legato alla presenza di androgeni e quindi il numero di geni necessari per la calvizie è minore rispetto alla donna. E’ stato dimostrato che il tasso di testosterone nel sangue di uomini con o senza calvizie sono pressoché identici e comunque non sono necessari livelli extrafisiologici di ormoni maschili per determinare la calvizie comune.:
Purtroppo è ormai risaputo che l’uomo calvo non è più virile dell’uomo con i capelli e quindi in questo caso non vale neanche il proverbio “sfortunati al gioco, fortunati in amore”!!
Oltre che contrastare la dermatite seborroica, forfora e infiammazione è fondamentale individuare e risolvere un eventuale telogen effluviumperdita temporanea di capelli che contribuisce a peggiorare la calvizie.
Spesso alla calvizie comune si associa il telogen effluvium. Ma che cos’è il telogen effluvium? Il telogen effluvium consiste in una caduta diffusa e copiosa di capelli nella fase di riposo (telogen). Un’anemia, l’azione di alcuni farmaci, lo stress, uno stato febbrile e alcune malattie interferiscono con l’attività mitotica delle cellule germinative della matrice. A causa di questi fattori dannosi, numerosi follicoli su tutto l’area del cuoio capelluto si “rifugiano” prematuramente nella fase di riposo (telogen) per poi cadere insieme dopo tre mesi. Il follicolo entra forzatamente nella fase di riposo superando l’insulto senza ulteriori danni…
in questo capitolo troverai anche lo screening per individuare la predisposizione genetica alla calvizie comune
“Un libro sui capelli e sulla calvizie dedicato agli utenti. Una capacità; di scrittura invidiabile. Un linguaggio semplice e di estrema chiarezza Una accurata ricerca sul campo fra veri esperti e venditori di promesse. Il libro del dr. Fantini offre al lettore una bussola con cui orientarsi e dirigersi, per navigare in quel mare di incertezze che è la tricologia“.
Prof. Andrea Marliani Endocrinologo e Dermatologo
Direttore scientifico della Società Italiana di Tricologia
“Prevenire e Contrastare la Caduta dei Capelli” 300 pagine a colori, Tecniche Nuove Edizioni Fabrizio Fantini
La vitamina C merita un discorso a parte in quanto è una delle vitamine più importanti per il nostro organismo.
L’uomo, la cavia e anche gli altri primati non sono in grado di sintetizzarla e quindi occorre introdurla con la alimentazione tutti i giorni, in quanto il suo apporto costante contribuisce a mantenerci in salute.
La vitamina C interviene in numerosi processi metabolici e enzimatici del nostro organismo, stimola il sistema immunitario permettendoci di reagire meglio agli agenti batterici e virali.
Contribuisce alla formazione del collagene, costituente fondamentale del tessuto connettivo della pelle, delle ossa e dei denti.
E’ coinvolta nella produzione degli ormoni surrenalici (adrenalina), della carnitina, degli acidi biliari, nella liberazione delle prostaglandine, sostanze mediatrici dell’infiammazione e nel metabolismo dell’istamina, molecola responsabile di numerose reazioni allergiche.
La vitamina C ha anche una forte azione antiossidante per cui protegge l’organismo e anche i nostri capelli dai danni dei radicali liberi. È in grado di contrastare la formazione di nitrosammine sostanze responsabili di alcuni tumori. Infine permette l’assorbimento del ferro, la cui carenza è una delle cause più frequenti di telogen effluvium.
Blocca l’azione dei radicali liberi ossigenati quali il superossido, l’idrossile e il radicale ossigeno
Potenzia il sistema immunitario; si può, infatti, considerare una vitamina “antistress”
Ha una azione di prevenzione di alcuni tumori, in quanto blocca le nitrosammine
Modula la sintesi delle prostaglandine, sostanze mediatrici dell’infiammazione
Favorisce l’assorbimento del ferro
La vitamina C va introdotta con l’alimentazione tutti i giorni e abbondantemente, perchè si distrugge facilmente con il calore, la luce e l’ossigeno. Le fonti principali sono la frutta e la verdura e in particolare gli agrumi come le arance e i limoni.
I casi di leggere carenze di vitamina C sono più frequenti di quello che pensiamo, in quanto esistono altri fattori che contrastano la sua azione, primo fra tutti il fumo che è in grado di raddoppiare o triplicare il fabbisogno.
Anche lo stress, gli antibiotici e gli estrogeni sono nemici della vitamina C. L’aspirina invece ne provoca una maggior eliminazione. Il consiglio è quello di mangiare frutta e verdura di stagione appena comprata o di conservarla in frigo al massimo per qualche giorno. Per la cottura sarebbe meglio utilizzare il forno micronde o cuocere a vapore.
Il fabbisogno giornaliero varia tra i 50-60 ai 100 mg e supplementazioni di vitamina C anche superiori possono essere solo utili. Naturalmente non bisogna esagerare!
Fabbisogno vitamina C
60-100 mg al giorno
La vitamina C in eccesso (oltre i 3 gr/die) viene eliminata con le urine e se si fanno cicli di cure prolungate (sotto controllo medico) con alti dosaggi è importante calare la dose in maniera graduale se no si potrebbe incorrere a sintomi simili a quelli carenziali.
Dosi troppo elevate potrebbero causare disturbi gastrici e formazione di calcoli renali di acido urico e ossalico (non superare 10 gr/die), non esiste comunque in pratica una ipervitaminosi da vitamina C.
Durante la gravidanza e soprattutto dopo il parto è possibile subire una maggior caduta di capelli, soprattutto se non ci si nutre adeguatamente e non si attuano alcune strategie di difesa. La donna in gravidanza ha bisogno di una maggior introduzione di energia e di vitamine per contribuire alla crescita del feto. L’aumento degli ormoni femminili permette ai capelli di essere ancor più sani e forti. In realtà, il fabbisogno calorico aumenta in media di circa 300 Kcal/die e bisogna prestare particolare attenzione alla qualità delle proteine, dei grassi e delle vitamine.
Per quanto riguarda le proteine, la gestante dovrà dare priorità a quelle della carne magra, povera di grassi saturi, del pesce, delle uova, del latte e dei formaggi magri. La gravidanza richiede anche supplementazioni maggiori di alcune vitamine e minerali. È richiesta una maggior quantità di vitamine del gruppo B, specialmente di vitamina B1, B2, B12 e soprattutto acido folico (fabbisogno raddoppiato). Anche il bisogno di ferro raddoppia e bisognerà aumentare l’assunzione di latte e latticini magri, poiché il feto durante la crescita ha bisogno di notevoli quantità di calcio. Una parziale carenza di queste sostanze potrà sicuramente incidere anche sulla salute dei capelli. Infatti, se di solito durante la gravidanza la maggior quantità di ormoni femminili protegge dalla perdita dei capelli e spesso li rende più belli e sani, una dieta non adeguata e scarsa di questi nutrienti può provocare un telogen effluvium. Si deve quindi consumare verdura e frutta di stagione, con priorità alle verdure con foglia larga, ed evitare i cibi grassi e l’alcool, cercando anche di bere un po’ più d’acqua
Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli”, Tecniche nuove edizioni
Questo libro, frutto di un’accurata ricerca svolta sulla base degli studi scientifici più recenti nel campo della calvizie comune, spiega come fermare la progressione del diradamento dei capelli nei casi di lieve e media gravità.
Il testo, corredato di numerose tabelle e illustrazioni, offre una panoramica sulle più efficaci strategie anticalvizie: dai farmaci attualmente disponibili agli integratori naturali, al trattamento chirurgico.
Fornisce, inoltre, un elenco dei centri dermatologici universitari e privati specializzati nelle patologie dei capelli.
Combattere la calvizie comune e fermare il diradamento dei capelli nei casi di gravità lieve e media
Contrastare forfora, seborrea, dermatite seborroica e infiammazione
Adottare un corretto stile di vita e un’alimentazione adeguata, in modo da mantenere in salute il nostro organismo e i nostri capelli
Contrastare lo stress, una delle possibili cause della caduta dei capelli
Capire veramente che cos’è l’autotrapianto dei capelli e scegliere un chirurgo esperto in questo campo
Evitare i “venditori di false promesse” che propongono cure costose prive di basi scientifiche
Affidarsi alle cure di medici e chirurghi esperti nella patologia dei capelli.
“Prevenire e Contrastare la Caduta dei Capelli” 300 pagine a colori, Tecniche Nuove Edizioni Fabrizio Fantini
Fabrizio Fantini è docente al Master in scienze mediche e tricologiche dell’Università degli studi di Firenze. Laureato in biologia e membro della Società Italiana di Tricologia, è autore di articoli scientifici e pubblicazioni sulle patologie dei capelli. Relatore ai congressi del Sitri, scrive sulla rivista scientifica della Società Italiana di Tricologia. In collaborazione con Federconsumatori ha condotto un’indagine sui centri tricologici italiani, riuscendo a scovare i “venditori di false promesse”.
Il resveratrolo è un polifenolo molto studiato in questi ultimi decenni grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antivirali e antinvecchiamento.
Nella nostra lotta contro il diradamento dei capelli non può mancare una sostanza così ricca di proprietà benefiche per l’organismo, in grado di garantire il meraviglioso e complesso equilibrio metabolico del nostro corpo. Sappiamo bene che la prima regola per garantire la salute della pelle e dei capelli è quella di mantenere in perfetto equilibrio l’omeostasi del nostro organismo
Il resveratrolo è in grado di contrastare le dislipidemie, riducendo il colesterolo LDL e i triglicerdidi. Grazie alla sua azione “epigenetica” riduce la glicemia e in vitro ha dimostrato di contrastare la proliferazione delle cellule tumorali modulando l’apoptosi cellulare (morte programmata)
Il resveratrolo è in grado di ottimizzare il metabolismo energetico del mitocondrio, la centralina energetica delle nostre cellule di cui parleremo ampiamente più avanti.
Il Resveratrolo si trova nel vino rosso, nel cacao, nelle arachidi, nel mirtillo nelle radici del Poligonum cuspidatum. A parte quest’ultimo le quantità presenti in queste fonti alimentari sono minime (e in alcuni vini rossi non superano 2 mg/l) e sembrano non essere sufficienti per un effetto biologico, il vero problema è che il Resveratrolo è poco solubile in acqua, quindi scarsamente biodisponibile. la maggior parte degli studi sono stati effettuati in vitro, mentre le cose cambiano in vivo con dati contrastanti da soggetto a soggetto.
Eppure anni fa il così detto “paradosso francese” dimostrò che nelle popolazioni della valle dove veniva coltivato il Bordeaux la popolazione aveva un rischio minore di eventi cardiovascolari anche se consumava cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
Sembrava che il beneficio ottenuto fosse dovuto al resveratrolo e agli altri componenti naturali che riuscivano a ad agire in sinergia tra loro. Ulteriori studi non hanno mai fatto chiarezza sulla reale efficacia del vino rosso, in ogni caso essendo una bevanda alcolica non bisogna berne più di due bicchieri al giorno.
Molti centri di ricerca hanno cercato di formulare delle preparazioni nutraceutiche a partire dal Poligonum Cuspidatum. La dispersione solida di resveratrolo supportata da particelle di idrossido di Magnesio ha dimostrato di aumentare la concentrazione totale di resveratrolo nel sangue rispetto a quei soggetti che avevano assunto la stessa quantità di resveratrolo puro. Gli studi sono stati effettuati da una equipe dell’Università di Perugia e pubblicati nel 2019 sul Journal Botechnology 2019, in Press. Il gruppo di ricerca ha dimostrato che con questa formulazione innovativa finalmente il resveratrolo estratto dal poligonum cuspidatum è attivo e riesce a espletare anche in vivo la sua azione benefica.
Il Resveratrolo ha dimostrato di inibire le prostaglandine PGD2, tra le maggior responsabili della calvizie insieme al Dht in quanto in grado di aumentare l’infiammazione a livello delle cellule staminali del Bulge, non sono comunque ancora stati effettuati studi specifici sul cuoio capelluto e sulla alopecia androgenetica
La prostaglandina PGD2 inibisce la neogenesi dei follicoli piliferi indotta da ferita tramite il recettore Gpr44. Journal of Investigative Dermatology. Aprile 2013. Autori: Nelson AM, Loy DE, Lawson JA, Katseff AS, Fitzgerald GA, LA Garza. Dipartimento di Dermatologia, Johns Hopkins University School of Medicine, Baltimore, MD, USA.
Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.
E’ vietata la riproduzione anche parziale degli articoli di questo sito e delle foto senza l’autorizzazione dell’autore e della casa editrice- tutti i diritti sono riservati Fabrizio Fantini-
Lo stress è nemico dei capelli in quanto provoca rilascio in eccesso di ormoni come l’adrenalina e il cortisolo che sono in grado di provocare telogen effluvium e stress ossidativi (formazione di radicali liberi).
Per combattere lo stress bisogna cercare di
pianificare e organizzare il proprio tempo.
Partecipare a un gruppo o a una attività sociale
minimo una volta al mese
Fare una attività fisica moderata almeno mezz’ora al
giorno insieme a degli esercizi con pesi leggeri e 15 minuti di allungamenti.
L’alimentazione e lo stile di vita possono modificare
in parte i ritmi biologici del nostro organismo. Curare quindi alimentazione e
stile di vita
Avere un hobby o una attività gratificanti
Praticare una forma di rilassamento profondo almeno
tre volte alla settimana
Non abusare di fumo, alcool, caffeina e psicofarmaci.
Su consiglio dello specialista usa sostanze adattogene per brevi periodi (Ginseng, Eleuterococco, Rhodiola)
Perché lo stress fa perdere i capelli
Nella nostra “battaglia” per contrastare la calvizie comune bisogna affrontare e cercare di risolvere lo stress fisico e psichico. Nei capitoli precedenti si è visto come il più delle volte è possibile fermare la caduta dei capelli con l’utilizzo di finasteride, lozioni agli estrogeni per il sesso femminile e di alcune sostanze naturali per entrambi. Ma bloccare il DHT non è sufficiente, bisogna occuparsi anche di eventuali dermatite seborroica ed infiammazione, utilizzando farmaci antifungini e antinfiammatori (ad esempio ketoconazolo).
Con una dieta adeguata abbiamo controllato il delicato e complesso equilibrio ormonale del nostro corpo, evitando anche alcune condizioni fisiologiche che possono favorire la perdita dei capelli. Lo stress può provocare telogen effluvium sia acuto, sia cronico, fattori che mandano all’aria l’efficacia delle nostre strategie anticalvizie e compromettono tutti i nostri sforzi. Di solito lo stress è un fattore positivo che ci permette di affrontare le avversità in maniera efficiente e ci consente di reagire agli eventi quotidiani con equilibrio.
Mantiene vitali le nostre capacità d’apprendimento, di memoria, d’attenzione, permettendoci di risolvere i piccoli e grandi problemi della vita quotidiana. Quando però gli stimoli stressori prendono il sopravvento e l’organismo non è più in grado di reagire in maniera positiva cominciano i problemi. Lo stress diventa una condizione fisica e psicologica di malessere, di stanchezza, che ci tiene spesso in tensione e che non ci permette di vivere in maniera serena e tranquilla. Hans Seyle uno dei pionieri dello studio sullo stress, definì la risposta dell’organismo ad una condizione avversa “sindrome da stress biologico”…continua
Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli“
La carenza di ferro è una delle cause più frequenti di Telogen Effluvium
A volte anche solo una lieve carenza di ferro può provocare telogen effluvium, senza che ci sia una anemia vera e propria. I valori normali del ferro nel sangue (sideremia) variano tra 0,4 e 1,5 mg/ml e l’ideale sarebbe che fossero al di sopra dei 0,6 mg/ml. La ferritinemia che corrisponde ai depositi del nostro organismo varia normalmente tra i 12 e 200 ng/ml, per la perfetta salute dei capelli sarebbe meglio che i valori fossero al di sopra dei 40 ng/ml
Cause frequenti di carenza di ferro
Diete dimagranti inadeguate Infezioni Post emorragie Abuso di caffeina Mestruazioni irregolari e abbondanti
Lattoferrina
La lattoferrina è una glicoproteina deputata al trasporto del ferro. Si trova ad ampi dosaggi nel latte materno e ad alte concentrazioni nel colostro, la secrezione di latte materno nelle prime 24-48 ore dal parto. La lattoferrina può essere considerata un valido supporto non solo per contrastare la carenza di ferro e riequilibrare l’omeostasi del ferro, ma è stato dimostrato che presenta un’azione antiossidante, antibatterica e antimicotica, chelando lo ione ferrico e impedendo lo sviluppo di microrganismi dannosi per la salute come la candida albicans e lo Staphilococcus aureus
Sostanze utili per contrastare la caduta dei capelli
Melatonina
La melatonina è un ormone prodotto dall’epifisi o ghiandola pineale, in grado di agire sull’ipotalamo regolando il ciclo stagionale, il ritmo sonnoveglia, le risposte immunitarie. A tutto ciò si aggiunge una spiccata capacità antiossidante e di contrasto dei radicali liberi e quindi di modulazione del processo di invecchiamento cellulare
Uno studio comparativo pubblicato nel 2012 dal Dipartimento di dermatologia di Lubecca (Germania) conferma che l’applicazione topica allo 0,0033% può essere utile per contrastare l’alopecia androgenetica, con una diminuzione della seborrea e della dermatite seborroica. Per l’assunzione orale sarebbe meglio farsi consigliare da uno specialista.
La Cetirizina è un farmaco antistaminico antagonista dei recettori H1 da sempre utilizzato nelle riniti allergiche, nella congiuntivite allergica e nell’orticaria cronica idiopatica. L’utilizzo nella alopecia Androgenetica è dovuta al suo meccanismo d’azione, in quanto è in grado di ridurre la produzione di prostaglandine PGD2 sia a livello delle cellule staminali del Bulge che nelle cellule del follicolo pilifero.
E’ stato anche effettuato uno studio con una lozione topica allo 1% dal dottor Rossi dell’Università La Sapienza di Roma e dal Dottor Campo dell’Istituto Ortodermico italiano.
I risultati hanno evidenziato un aumento della densità totale dei capelli, della densità dei capelli terminali e della variazione di diametro da T0 a T1, mentre la densità dei vellus ha mostrato una diminuzione evidente. J Dermatolog Treat. 2017 Jun 29:1-3.
Rosmarinus officinalis
Uno studio di confronto con il minoxidil al 2% effettuato nel 2015 (Panahi e altri, 2015) ha verificato se entrambi le preparazioni erano in grado di aumentare la conta dei capelli dopo 3 e 6 mesi in soggetti con alopecia androgenetica. Dopo 6 mesi l’aumento della conta dei capelli in aree precedentemente detrminate era presente in entrambi i gruppi in trattamento con minor presenza di forfora e prurito nel gruppo che aveva applicato l’olio essenziale di rosmarino. Lo studio è stato effettuato al dipartimento di scienze mediche di Tehran in Iran. L’olio essenziale di rosmarino è sconsigliato in gravidanza, durante l’alattamento e in chi soffre di epilessia.
L’essere nata femmina è un dono: alla donna viene conferita la capacità di dare la vita e statisticamente ha una salute migliore e una vita più lunga. Un tempo, inoltre, le donne raramente subivano il “calvario” di affrontare appunto il problema delle calvizie.
Nella società moderna, dove la donna si sostituisce spesso volente o nolente al ruolo maschile, si è diffusa la calvizie femminile: come se le donne si volessero far carico anche di uno dei pochi problemi specifici del genere maschile: la perdita dei capelli.
L’aspetto psicologico del problema, è un argomento molto delicato, in quanto per una donna la salute dei capelli assume una maggior rilevanza che nell’uomo, essendo indice di bellezza e femminilità.
Di conseguenza l’alopecia da lieve a moderata getta, giustamente, la donna in uno stato di profonda preoccupazione e disagio che ingenera per stress un aggravio del problema, all’interno di un circolo vizioso che si autoalimenta e da cui pare difficile uscirne.
Innanzitutto, affrontare con consapevolezza il problema e il relativo disagio psicologico è il primo atto di coraggio che la donna deve intraprendere per risolverlo.
Inoltre sapere che si può guarire e che il corpo è capace di fare piccoli miracoli, se solo gli diamo fiducia e attenzione, è già garantirsi la vittoria.
Per fare questo però non si può prescindere dall’aspetto inconscio collegato al problema. La psiche e il corpo viaggiano all’unisono, soprattutto in questo contesto: quindi oltre alle cure, all’alimentazione, ai farmaci naturali e non, per prima norma cominciamo ad accudire con amore la femmina che è in noi…
Non si può risolvere una calvizie femminile e il relativo indotto psicologico se non si va a ricercarne le cause psichiche che l’hanno generata. La correlazione psiche-salute ormai da anni è riconosciuta come base su cui partire per ottenere guarigioni complete.
Le cause psichiche che possono aver dato il via alla perdita dei capelli sono fondamentalmente di 5 tipi:
TRAUMI
SEPARAZIONI AFFETTIVE
LUTTI
FALLIMENTI
STRESS di VARIA NATURA
Omeopatia, fiori di Bach, olii essenziali, fitoterapia, meditazione, rilassamento e massaggio al cuoio capelluto, attività sportiva e allungamenti, gestione del tempo libero queste sono le principali strategie per aiutare l’organismo a riequilibrare l’equilibrio corpo-mente
Nel sesso femminile è importante andare a indagare delle eventuali carenze vitaminiche o squilibri ormonali
La calvizie comune è una tipica situazione maschile, ma anche il sesso femminile è colpito dall’alopecia e più frequentemente di quanto si pensi.
Mentre nel sesso “forte” la calvizie si fa strada più frequentemente tra i 20 e 30 anni, nel “gentil” sesso comincia le sue apparizioni dopo i 30-35 anni, anche se in maniera meno frequente e meno grave. Nella donna la perdita di capelli è più omogenea e il diradamento coinvolge tutta l’area androgeno dipendente risparmiando però l’attaccatura dei capelli. Nel sesso femminile non avviene nella maggior parte dei casi l’arretramento della linea dei capelli tipico della situazione maschile (recessione frontotemporale). Per la donna è stata codificata la scala di Ludwig che permette di valutare tre gradi di diradamento.
Il Capitolo completo sulla Calvizie Femminile lo puoi trovare su “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” tecniche nuove edizioni, in tutte le librerie oppure online
Anche in questo caso entrano in gioco gli ormoni androgeni e spesso l’amplificazione della loro azione è dovuta a dei cambiamenti ormonali in cui gli ormoni estrogeni e il progesterone vengono prodotti in minor quantità e non possono esplicare la loro azione di difesa.
L’alopecia “androgenetica” femminile può iniziare quindi, proprio quando ci sono questi cambiamenti, ad esempio dopo la fine di una terapia contraccettiva o dopo un parto, cioè quando i tassi di estrogeni calano repentinamente. Nella donna in post menopausa si ha una diminuzione delle secrezioni ovariche con un aumento degli ormoni androgeni e una diminuzione di un enzima importante come l’aromatasi, capace di convertire testosterone in estrogeni.In menopausa si ha una probabile perdita di calcio, magnesio e silicio, minerali importanti anche per i capelli.
E’ molto importante valutare i parametri ematici (soprattutto il ferro e la Ferritina), in quanto i range di normalità in Tricologia sono un po più restrittivi
Valori normali in Medicina Valori normali in Tricologia
Albumina 3,5-5 gr/dl ›4,5 gr/dl
Calcemia 8,5-10 mg 9-10 mg
Ferritina 12-200 ng/ml ›40 ng/ml
Sideremia 40-16 mcg/dl ›60 mcg/dl
Acido folico 1,8-12 ng/ml ›3 ng/ml
Magnesio 1,3-2,1 mEq/L ›1,8 mEq/L
Proteine totali 6-8 g/dl ›6,5 g/dl
Rame 70-160 mcg/dl 80-120 mcg/dl
Vit. A 30-65 mcg/dl 40-65 mcg/dl
Vit. B 6 3,6-18 ng/ml ›5 ng/ml
Vit. B 12 220-940 pg/ml › 300 pg/ml
Vit. C 0,6-2,0 mg/dl ›8 mg/dl
Vit. D 1,5-3,5 ng/ml 2-3 ng/ml
Zinco 70-150 mcg/dl ›80 mcg/dl
Tab.
10.1 Fonte: “lezioni di Tricologia” 2003, A. Marliani
Nel sesso maschile, il tasso di androgeni circolanti nel sangue è più o meno uguale nel calvo e nel non calvo. Nel sesso femminile è invece importante andare ad indagare se la calvizie non sia dovuta ad un eccesso di androgeni dovuto ad alcune affezioni riguardanti le ghiandole endocrine. Soprattutto le ovaie, le surrenali e la tiroide influenzano in maniera determinante la produzione degli ormoni sessuali nel sesso femminile. Alcuni parametri potranno essere utili affinché l’endocrinologo e il dermatologo possano individuare un’eventuale disfunzione endocrina.
Esami
per individuare iperandrogenismo e alterazioni ormonali nel sesso femminile
Δ4 ANDROSTENEDIONEDHEA-S
(deidroepiandrosterone)3α-DIOL-GSHBG (proteina che
trasporta gli ormoni sessuali)LH (ormone luteinizzante)FSH (follicolo stimolante)PROLATTINATSH T4, T3
La vitamina B 1 è fondamentale per il metabolismo glucidico, perchè è un coenzima coinvolto nella scissione del glucosio. Nel tessuto nervoso, così come nel follicolo pilifero viene utilizzato soprattutto glucosio come fonte di energia ed è per questo che la Tiamina è così importante anche per i nostri capelli.
Polline
Come le altre vitamine del gruppo B il nostro organismo non può immagazzinare la tiamina. Risulta più efficace se somministrata insieme alle altre vitamine del gruppo B, con cui ha una azione sinergica.
È un importante cofattore enzimatico per produrre energia a partire dal glucosio nel follicolo pilifero e nel tessuto nervoso
Mantiene efficiente il sistema nervoso, i muscoli e il cuore
Aiuta i processi digestivi
Fabbisogno vitamina B 1
0,4 mg/ 1000 kcal (minimo 0,8 mg/die)
I casi di iperdosaggio sono rari, mentre la carenza si riscontra soprattutto nei forti bevitori di alcool, in quanto in questo caso l’organismo presenta un assorbimento intestinale alterato e si ha una maggior perdita renale di questa vitamina.
Anche chi segue abitudini alimentari con prevalenza di alimenti raffinati può presentare una carenza di vitamina B1. Il fabbisogno aumenta nei casi di forte stress, in occasione di malattie febbrili, nei forti fumatori.
Gli alimenti ricchi di vitamina B 1 sono il lievito di birra, gli ortaggi, la soia, la frutta secca, il latte, la carne di maiale, il polline e la crusca.
Sostanze favorevoli Vitamine del gruppo B Vitamine C, E, manganese e zolfo
Sostanze dannose Caffeina, alcool, estrogeni, antiacidi, sulfamidici, cottura a calore
Sintomi da carenza Stanchezza Irritabilità Dolori muscolari Problemi digestivi
Vitamina B 2 (Riboflavina)
La vitamina B 2 è un coenzima cioè una molecola che interviene in numerosi processi enzimatici delle cellule. È una componente indispensabile di molti enzimi implicati nel metabolismo cellulare.
Ad esempio è presente negli enzimi coinvolti nella formazione di ATP, la molecola che permette la produzione di energia all’interno delle cellule, comprese quelle del follicolo pilifero. I casi di iperdosaggio sono rari.
Fabbisogno vitamina B 2
0,6 mg/ 1000 kcal
È un importante cofattore enzimatico nei processi metabolici delle cellule e del follicolo pilifero
Mantiene integri capelli, pelle e unghie
Migliora la visione
La carenza pura di vitamina B2 è rara mentre stati pseudo carenziali possono provocare alterazioni cutanee, dermatite seborroica e tagli agli angoli della bocca. Il fabbisogno giornaliero è in rapporto alle calorie assunte, circa 0,6 mg per 1000 calorie, quindi circa 1,5 mg per 2500 calorie.
Le principali fonti sono il lievito di birra, il latte (ma attenzione a non lasciarlo alla luce), formaggio, le uova, il polline e i vegetali a foglia verde.
Sostanze favorevoli Vitamine del gruppo B Vitamine C, E, manganese e zolfo
Sostanze dannose Luce, alcali, fumo caffè, alcool, uso eccessivo di acqua e cottura prolungata
Sintomi da carenza Alterazioni cutanee Dermatite seborroica Lesioni delle mucose Affaticamento visivo
Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.