La tricotillomania è un alopecia non cicatriziale causata da trazione. Succede più frequentemente ai bambini, che per ansia, per problemi in famiglia o dopo un evento traumatico cominciano a strapparsi i capelli inconsapevolmente fino a provocare delle chiazze quasi vuote di capelli.
Di solito le aree più colpite sono la fronto-parietale e la parieto-temporale e nei bambini è generalmente transitoria
Nell’area interessata si notano alcuni capelli rimasti e altri in ricrescita, il cuoio capelluto presenta lesioni da grattamento e a lungo andare il danno potrebbe essere permanente e diventare di carattere cicatriziale e irreversibile.
Lo strapparsi i capelli o addirittura succhiarli e ingoiarli, diventa una specie di antistress automatico, in grado di provocare anche delle occlusioni intestinali se l’ammasso di capelli tende a solidificarsi e ostruire il tratto gastro-intestinale (tricofagia).
A volte il bambino rivolge il suo gesto verso i capelli della mamma o di qualche famigliare, cercando di strapparli e succhiarli in bocca. Il capello della mamma diventa come un ciuccio indispensabile e il bambino si addormenta succhiandolo.
Altra cosa se la Tricotillomania si manifesta in un adulto, in questo caso questo problema è associato ai disturbi ossessivi-compulsivi in cui il soggetto spesso è perfettamente consapevole di quello che sta facendo. Il forte stato d’ansia, tensione e di disagio viene attenuato con l’atto dello strappo e con la conseguente gratificazione.
Per il medico è difficile fare la diagnosi di Tricotillomania perchè spesso il paziente non ammette di strapparsi i capelli. E’ importante capire che nell’adulto la tricotillomania deve essere trattata in maniera multidisciplinare:
Terapia farmacologica con antidepressivi: sono usati i triciclici oppure i più maneggevoli inibitori selettivi della ricaptazione della Serotonina (SSRI)
Terapia cognitivo comportamentale:
Identificazione dei fattori scatenanti, problemi famigliari, problemi durante l’infanzia, scoprire se c’erano stati altri casi in famiglia
Organizzare strategie per smettere di strapparsi i capelli:
notare, interrompere e scegliere, vale a dire cercare di notare quando si è in procinto di strapparsi i capelli, raccogliere in un diario orari e date in cui c’e stato l’evento. Interrompersi cercando un diversivo come disegnare, ascoltare musica, dedicarsi a una attività sportiva, pulire la casa o chiamare un amico. Scegliere di trovare un modo per impedire di cedere alla tentazione di strapparsi i capelli cercando di organizzare una strategia vincente
Chiedere aiuto a un amico o a uno psicologo-psichiatra e cercare di ridurre lo stress cercando di attenuarlo facendo ciò che ci piace, sport , lettura, meditazione, giardinaggio, ognuno ha le sue preferenze. Essere consapevoli del problema potrà portare ad aumentare la propria autostima aumentando i pensieri positivi e allontanando quelli negativi.
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Le patologie dei capelli sono di sola pertinenza del medico e chi avesse un problema di questo tipo lo consulti prima di iniziare qualsiasi terapia. L’autore declina ogni responsabilità per eventuali conseguenze nocive derivanti dall’utilizzo di sostanze e farmaci elencate senza una indispensabile supervisione medica.
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