Mi presento nell’ambulatorio del dott. Balsamo alle ore 12,30, a intervento già iniziato (inizio operazione 11,40). Dopo avermi fornito di camice bianco, mascherina e dotato anche di guanti di lattice, il professore mi spiega che ha appena terminato la fase di suturazione della ferita nella zona del prelievo (una losanga di cute circa 12-14 cm per 1 cm).
Il paziente ha un bendaggio nella zona nucale per proteggere i punti di sutura. Sono passati pochi minuti dal prelievo e la prima cosa che attira la mia attenzione è che il paziente non è per niente agitato né dolorante, anzi mi saluta cordialmente seduto sulla poltrona chirurgica dove continuerà l’intervento.
Prima dell’intervento
Dopo un anno dall’ Intervento
Per gentile concessione del prof. Balsamo
In seguito il dottore e le infermiere cominciano a dividere la losanga di pelle appena prelevata, fino a frazionarla in micro e minigraft.
Il lavoro richiede tempo e molta precisione, oltre che una perfetta conoscenza della tecnica di divisione della losanga. Verso le 13,10 il chirurgo prepara la zona ricevente iniettando un anestetico, la xilocaina, lungo la linea frontale. L’anestesia dura circa un minuto e mezzo; le iniezioni vengono effettuate distanziate di circa 5 cm, in modo da effettuare meno fori possibili (circa 7-8). Questa è forse la fase più fastidiosa e dolorosa per il paziente, che però dopo pochi secondi dalla fine delle iniezioni torna completamente tranquillo e rilassato.
Per non far sanguinare eccessivamente la cute, il dottore inietta la xilocaina in associazione con adrenalina, che determina una vasocostrizione della zona ricevente. Poi il chirurgo prosegue praticando microincisioni nella cute, che serviranno per accogliere i follicoli prelevati precedentemente.
Il dottore mi spiega come sia importante l’angolo d’incisione del bisturi, per rispettare il più possibile l’inclinazione naturale dei capelli e avere così il miglior risultato estetico possibile. Le incisioni vengono effettuate a distanza di pochi mm l’una dall’altra, partendo dall’attaccatura fino alla parte sopra la testa. Il paziente non sente dolore e per gran parte dell’operazione dorme un sonno tranquillo!
La fase d’incisione dura circa un’ora ed è fondamentale per la buona riuscita finale. Si intuisce quanto il prof. Balsamo ci tenga al paziente nel realizzare un buon intervento.
Comincio a capire come questo tipo di operazione richieda una miscela di competenza, concentrazione, precisione certosina ed esperienza. Ogni “foro” viene effettuato singolarmente e a distanze regolari; la maggior attenzione viene riservata all’attaccatura della fronte.
Nella fase successiva i follicoli, disposti all’interno di quattro vaschette, vengono introdotti uno per uno nelle incisioni appena preparate. L’infermiera regge la vaschetta con i follicoli tenendola circa all’altezza del capo del paziente, mentre il chirurgo con fare deciso e sicuro, “pesca” il follicolo e lo spinge con un movimento veloce dentro l’incisione. Ogni incisione viene suggerita dall’infermiera, in modo tale che il chirurgo non debba preoccuparsi troppo di scegliere il punto giusto.
Ore 18 fine dell’intervento
Senza queste capacità e competenze, l’intervento tecnicamente potrebbe comunque riuscire, senza però raggiungere il risultato estetico desiderato dal medico e dal paziente
Considerazioni
L’autotrapianto è un lavoro di equipe ed è fondamentale la perfetta sincronizzazione degli automatismi tra anestesista, chirurgo, infermieri. Probabilmente è per questo che è così difficile effettuare un trapianto perfetto. Ad esempio l’ultima fase, che dura ben due ore ed apparente- mente così semplice da vedere, richiede invece capacità tecniche notevoli e doti di determinazione e pazienza nel mantenere la concentrazione costante fino alla fine dell’operazione.
Uno dei fattori che fa veramente la differenza e permette al chirurgo di ottenere il risultato tanto agognato è la passione. Parlando e avendo spesso contatti diretti con i prof. Toscani, Tesauro, Gambino e altri specialisti della Società italiana di Tricologia, si percepisce nei loro occhi quanto il loro lavoro sia mosso da una grande passione oltre che professionalità e disponibilità. L’obiettivo primario è soddisfare il paziente con realismo e franchezza. Qui sotto potete anche vedere la situazione il giorno dopo grazie alle foto del Pro. M.Toscani per farvi un’idea precisa di uno degli aspetti più richiesti dai miei lettori e che tratterò negli articoli futuri : Il giorno dopo il trapianto
In sintesi
1 Dopo la rasatura si effettua un’iniezione di anestetico nella zona posteriore ore 11.40 |
2 Asportazione della losanga di pelle e suturazione della zona donatrice |
3 Gli infermieri sezionano al microscopio la losanga di pelle in micro e minigraft |
4 Il chirurgo effettua varie anestesie nella zona calva aggiungendo adrenalina per impedire l’eccessivo sanguinamento |
5 Dopo pochi minuti il chirurgo effettua centinaia di incisioni sulla zona calva dove saranno impiantati i follicoli |
6 Il chirurgo innesta uno per uno i follicoli all’interno delle incisioni Ore 18 fine intervento |
Tratto da “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” Scarica l’indice del libroDownload
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Un ringraziamento per le foto al prof. Marco Toscani e al prof. Catello Balsamo. Il prof. Balsamo ha terminato la sua attività da pochi anni
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