Autotrapianto di capelli

La tecnica chirurgica dell’autotrapianto di capelli è ormai una metodica sofisticata e efficace che ci permette di poter combattere la calvizie con un’arma in più. La tecnica dell’autotrapianto permette di trapiantare capelli della zona dietro la nuca non soggetti a caduta e impiantarli nelle zone calve.

  • L’autotrapianto di capelli consente di ottenere risultati permanenti, in quanto la maggior parte dei capelli prelevati dalla nuca e impiantati nell’area calva non cadranno (circa l’ 80-90%).
  • Una cicatrice di circa 12-15 cm di lunghezza rimarrà dietro la nuca (area donatrice) nascosta dai capelli.
  • La caduta dei capelli circostanti all’area calva si deve essere stabilizzata, se no si incorre al rischio del diradamento dei capelli intorno all’area del trapianto.
Prima, foto Toscani Marco
  • Maggiore sarà l’area da ricoprire, minore sarà la densità finale raggiunta.
  • Maggiore sarà la densità dell’area donatrice, più capelli si potranno impiantare nell’area calva.
  • Per avere un buon rinfoltimento occorre nella maggior parte dei casi sottoporsi a più di una seduta.
  • Il numero di capelli trapiantabile in una singola seduta varia a seconda della densità dei capelli e dalla grandezza della striscia prelevata
  • Lo stesso numero di capelli impiantati ma di colore e di diametro diversi possono dare risultati diversi.
  • continua…Troverai l’intero capitolo su “Prevenire e contrastare la caduta dei capelli” Tecniche nuove edizioni
Dopo, foto Toscani Marco

FUE

La tecnica FUE (follicular unit escission) è una nuova tecnica chirurgica che consiste nel prelevare le unità follicolari dalla zona dietro la nuca per poi impiantarli nella zona calva. Con questa tecnica non c’è più bisogno di asportare una striscia di pelle come nell’autotrapianto tradizionale e i follicoli vengono asportati sfruttando una area della zona posteriore del capo molto più ampia (circa 30cm x 15cm).

Il paziente deve rasare una gran parte della zona posteriore del capo e gli rimarranno dei minuscoli fori che corrispondono alle aree dei prelievi. Il chirurgo innesta poi follicoli nella zona calva come nella tecnica dell’autotrapianto. I   follicoli dei capelli sono estratti uno ad uno dalla parte donatrice (nuca) e riimpiantati con un unico strumento.

La tecnica F.U.E. a cura del Prof. Marco Toscani

La Fue (escissione di Unità Follicolare ) è un metodo considerato minimamente invasivo per il rinfoltimento dei capelli, perché non prevede l’utilizzo di losanghe di cuoio capelluto prelevate dalla regione nucale. Il procedimento F.U.E. non comprende le procedure comunemente conosciute come ‘strip extraction’; non viene quindi effettuato nessun taglio e nessuna rimozione di cute dallo scalpo. Sebbene il prelievo della striscia singola sia un metodo molto efficace per ottenere il tessuto da cui isolare le unità follicolari, esso comporta la formazione di una cicatrice lineare. Se la tecnica viene realizzata in modo scrupoloso, prelevando strisce sottili , le cicatrici che ne derivano saranno impercettibili, ma se le strisce prelevate sono di dimensioni eccessive, le cicatrici possono diventare inaccettabili.
Di conseguenza numerosi pazienti non sono propensi a sottoporsi a una procedura che comporta un’estesa cicatrice lineare potenzialmente difficile da trattare; Inoltre è necessario radere a zero i pazienti e spesso ciò non viene accettato di buon grado soprattutto nel sesso femminile. I follicoli dei capelli sono estratti uno ad uno dalla parte donatrice (nuca) e riimpiantati con un unico strumento.  

Visto  che le pinzette utilizzate sono molto sottili, la tecnica FUE lascia dei puntini come unici segni nella zona donatrice che possono essere notati solo da vicino.

Il micromotore  

Si tratta di un apparecchio elettrico a velocità di rotazione variabile, che viene usato anche dai dentisti. Recentemente, l’utilizzo micromotore è diventato popolare nella tecnica FUE, in  quanto è in grado di estrarre più velocemente gli innesti.

La FUE è indicata nei seguenti casi :

 sufficienti innesti per soddisfare le sue necessità;

– nei pazienti con perdita di capelli limitata

– quando anche la presenza di una cicatrice lineare sottile è inaccettata (soggetti che si radono a zero i capelli o li portano sempre molto corti),

–  quando il paziente richiede la FUE nei pazienti con alopecia in piccole aree calve del vertice;

– per aree estetiche limitate, come le punte centrali, le sopracciglia, le ciglia, i baffi;

– per aree limitate di alopecia secondaria a condizioni dermatologiche;

– nel trattamento di ampie zone cicatriziali secondarie a prelievo tradizionale dello strip;

– nei pazienti con insufficiente elasticità del cuoio capelluto per l’escissione di una striscia;

– per processi cicatriziali dovuti a condizioni dermatologiche, traumi o procedure neurochirurgiche;

– per soggetti con aree donatrici molto deturpate da una cicatrice, con conseguente difficoltà a realizzare una incisione lineare:

– nei pazienti che tendono a formare cicatrici lineari ampie o ispessite o cheloidee.

– nei pazienti che hanno eccessiva paura del dolore o delle cicatrici;

– quando il corpo o la barba fungono da aree donatrici.

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Prof. Marco Toscani dermatologo e chirurgo plastico Clicca qui per saperne di più

Prof. Marco Toscani
Dermatologo e chirurgo plastico

Trova l’intero capitolo sulla CHIRURGIA CALVIZIE DA PAGINA 217 A PAG 236 DI PREVENIRE E CONTRASTARE LA CADUTA DEI CAPELLI